Il Governo agisca concretamente.
Ad oggi nessun decreto attuativo della legge n. 175 del 22 novembre 2017,
nessun annullamento dei finanziamenti pubblici annuali ai circhi con animali.
Meno parole, più fatti
in risposta alle dichiarazioni del Senatore Loredana Russo rilasciate in data 26 febbraio sulla relativa pagina social: “Noi non vogliamo più vedere animali in queste condizioni! E se la legge lo permette, a noi questa legge non piace e ci impegneremo per cambiarla il prima possibile. Un’alternativa esiste già: è la legge-delega sullo spettacolo n.175 del 2017, che il precedente Governo non ha mai reso effettiva”.
Animalisti Italiani Onlus prende atto, con dispiacere, che neppure l’attuale assetto istituzionale ha agito concretamente.
Ricordiamo infatti al Senatore, nonché vicepresidente del gruppo interparlamentare per i diritti degli animali, a tutti i suoi esimi colleghi che secondo la suddetta legge “Il Governo è delegato ad adottare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, uno o più decreti legislativi per il coordinamento e il riordino delle disposizioni legislative e di quelle regolamentari adottate ai sensi dell’articolo 24, comma 3-bis, del decreto-legge 24 giugno 2016, n. 113, […] per la riforma, la revisione e il riassetto della vigente disciplina nei settori del teatro, della musica, della danza, degli spettacoli viaggianti, delle attività circensi, dei carnevali storici e delle rievocazioni storiche, mediante la redazione di un unico testo normativo denominato «codice dello spettacolo», al fine di conferire al settore un assetto più efficace, organico e conforme ai princìpi di semplificazione delle procedure amministrative e ottimizzazione della spesa […]”.
Si sottolinea che i partiti di governo, in carica da giugno 2018, avevano a disposizione ancora ulteriori mesi di tempo per passare all’azione, adottando uno o più decreti legislativi per il riordino delle disposizioni previste, tre cui anche la revisione nel settore delle attività circensi e degli spettacoli viaggianti, specificamente finalizzata al graduale superamento dell’utilizzo degli animali nello svolgimento delle stesse come previsto dall’articolo 2 della sopracitata legge. Purtroppo, constatiamo con amarezza, che nei 12 mesi previsti, non è stato adottato nessun decreto, con la conseguenziale decadenza dei termini previsti dalla legge.
Ciò che rimane sono soltanto tante parole.
Nel frattempo, di fronte l’inerzia della classe dirigente, gli animali nei circhi continuano a patire sofferenze, segno di indifferenza e inciviltà.
Gli animali non sono degli acrobati: sottoporli ad addestramenti incessanti, a continui trasferimenti, alla detenzione forzata in spazi molto limitati, rappresenta una forma di sfruttamento tale da comprometterne lo stato di salute. Ai problemi appena citati, si aggiunge quello delle zoonosi, determinate dall’aggregazione di animali, anche di specie diverse, in spazi ridotti, incrementando notevolmente la trasmissione di malattie ed infezioni.
Quando si attuerà realmente la riforma del settore? Attendiamo la dismissione degli animali dai circhi e la riconversione delle tradizionali attività circensi secondo forme di spettacolo sulla falsariga del Cirque du Soleil.
“Dopo anni di battaglie – afferma Walter Caporale, Presidente di Animalisti Italiani onlus – siamo arrivati al graduale superamento dell’utilizzo degli animali nello svolgimento delle attività circensi. Un passo importante verso la tutela degli animali, per i quali entro novembre 2018 il Governo avrebbe dovuto emanare un decreto attuativo della Legge delega per il riordino del settore dello Spettacolo”.
Per l’ennesima volta l’Italia resta più di un passo indietro rispetto alla maggioranza dei paesi europei che hanno già vietato forme di intrattenimento basate sullo sfruttamento degli animali. Sono 18 gli Stati membri dell’Unione Europea, 34 gli altri Paesi del mondo, che hanno già vietato o posto restrizioni all’utilizzo degli animali nei circhi.
Il Presidente Animalisti Italiani Onlus aggiunge: “In Italia, purtroppo si dovrà ripartire da zero, e iniziare un nuovo iter legislativo che possa portare a questo risultato attraverso una nuova legge delega. In assenza di proroghe, i tempi per mettere in pratica e attuare l’articolo 2 della legge sono scaduti, e, non essendo più modificabile, sul punto rimangono per ora solo promesse disattese. Invitiamo con urgenza il Governo ad annullare i finanziamenti pubblici annuali ai circhi con animali. Solo nel 2018 sono stati stanziati, per le attività di circo e spettacolo viaggiante, ben 4.957.722,57 di euro. Uno spreco di soldi pubblici”.
A cosa serve una legge se resta un cumulo di parole prive di azioni? I cittadini pretendono concretezza: vogliono vedere atti del Governo che testimonino passi avanti, che siano conferma di scelte di civiltà, affinché in Italia i circhi diventino realtà che esprimano valori artistici veramente umani.