Il Governo ha accolto un ordine del giorno con cui si prevede il superamento dell’uso degli animali nei circhi e negli spettacoli viaggianti entro i prossimi due anni.
Dopo la riforma Franceschini, a parte il prevedere una generica graduale dismissione degli animali, non è mai stata prodotta in Italia una legislazione specifica in materia. Adesso, finalmente, l’Aula della Camera dei Deputati, ha approvato la nuova Legge sullo spettacolo, rinnovando quella decaduta nel 2019 con la nuova delega al Governo a chiudere l’iter legislativo entro nove mesi e fare quindi un Decreto Legislativo attuativo per la revisione delle disposizioni nei settori delle attività circensi e degli spettacoli viaggianti, specificamente finalizzata al superamento dell’utilizzo degli animali nello svolgimento delle stesse.
Si tratta di un passaggio epocale perché per la prima volta in Italia vengono dati tempi certi: ovvero da oggi ai prossimi due anni i circhi dovranno rinunciare ad usare gli animali per le loro performance.
Afferma Walter Caporale Presidente dell’Associazione Nazionale Animalisti Italiani: “Abbiamo aperto il 2022 proprio con una manifestazione di protesta davanti al Circo Togni. Oggi siamo soddisfatti nel constatare che le nostre pressioni istituzionali abbiano sortito gli effetti sperati. Esiste indubbiamente un’antica tradizione circense che nel tempo però ha sperimentato nuovi modi per intrattenere il pubblico senza sfruttare e infliggere sofferenze agli animali. Si pensi al famoso Cirque du Soleil e al suo successo mondiale. I circhi in cui vengono ridicolizzati e usati leoni, tigri, scimmie, cammelli, giraffe, cavalli e tante altre specie animali sono obsoleti. A conferma di ciò, non solo il report EURISPES che mostra come il 71,4% degli italiani sia contrario all’uso degli animali nei circhi, ma appunto anche il Governo sta iniziando, dopo anni di silenzio, a cambiare l’assetto circense. Siamo felici della nuova e prossima legge che, una volta approvata definitivamente, restituirà dignità e libertà agli animali schiavi da sempre di uno pseudo-spettacolo per nulla divertente”.
L’Italia fa il passo decisivo per entrare nella modernità e in una società che può ritenersi davvero civile, allineandosi ad oltre 50 Paesi che hanno già fatto questo passo e al “sentiment” della maggioranza dei cittadini italiani che da anni chiedono che questa pratica diventi solo un triste ricordo.
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