Domenica 13 Dicembre alle ore 15,30 in Viale di Torre Maura al civico 82
L’appello a Renzi: Stop ai finanziamenti pubblici.
Oltre 66 milioni di euro in 10 anni a circhi ormai vuoti e in fallimento
La tortura non genera spettacolo ma orrore: unisciti a noi, non voltarti dall’altra parte
Roma 11 Dicembre – Per lui la tortura per te il divertimento. Saltare in cerchi di fuoco, mettersi in piedi su due zampe ‘amabilmente’ costretto da micro scosse elettriche che partono dall’epidermide e arrivano dritte al cervello o effettuare esercizi a suon di colpi di frusta NON POSSONO E NON DEVONO fare rima con cultura. Animalisti Italiani Onlus – www.animalisti.it – dice NO alla tortura degli animali per puro divertimento e domenica 13 Dicembre organizza alle ore 15,00 una manifestazione di protesta e proposta per chiedere al Governo di non finanziare più gli spettacoli di tortura di animali davanti al Circo Rony Roller a Roma alle in Viale di Torre Maura davanti al civico 81. Decine di volontari travestiti da animali di varie specie si riuniranno in presidio davanti al tendone degli orrori per mostrare ad adulti e bambini quello che si ciela dietro lustrini e pailettes: torture gratuite per obbligare gli animali in spettacoli per divertire un pubblico ignaro di tutte le sofferenze che si cielano dietro ogni performance.
Continuare a spacciare il Circo con animali per cultura e per una tradizione che arricchisce il bagaglio culturale di bambini e adulti è mera follia nonché segno di arretratezza e di nessun rispetto per altre forme di vita. Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, per effetto della legge 163/85 del 1986, ogni anno stanzia attraverso il Fondo Unico per lo Spettacolo (FUS) milioni di euro, solo quest’anno oltre 5 milioni, per finanziare le attività circensi. Basti pensare che dal 2006 ad oggi lo Stato ha devoluto ai circhi la cifra di 66.848.674,18 di euro. Siamo l’unico Paese al Mondo a dare i soldi bubblici ai circhi che sfruttano animali.
E perpetrando il proliferare di spettacoli macchiati dall’orrore della seofferenza degli animali l’Italia non solo dimostra scarso interesse verso temi etici e deontologici, ma appare totalmente incurante del volere degli italiani. Secondo i dati Eurispes del febbraio 2014, ben oltre il 65% degli italiani è contrario ai circhi con l’uso degli animali. Cosa stiamo aspettando ancora per fermare questo sèpettacolo degli orrori? Qual è il motivo per il quale il Fondo Unico dello Spettacolo continua a finanziare una pratica berbera e senza fondamenti etici nonostante gli spalti dei tendoni siano sempre più vuoti?
“Va evidenziato come i circhi senza animali – sottolinea il Presidente di Animalisti Italiani Onlus, Walter Caporale – da quello più famoso del Cirque Du Soleil al Circo degli Orrori, che sta attraversando con successo tutto lo Stivale, passando per il Circo Bianco, sono spettacoli che stanno conquistando ampie fette di pubblico. Perché allora ostinarsi a tprturare gli animali? Neppure l’inchiesta denominata Golden Circus che ha scoperchiato una vera e propria tratta dell’immigrazione clandestina, è stata sufficiente ad assestare un colpo ferale ai tendoni che sfruttano animali”.
Animalisti Italiani Onlus prosegue dunque nella sua battaglia convinta che prima o poi tutti i cittadini aprano gli occhi e si sveglino dal torpore che spesso li spinge a voltarsi dall’altra parte ed evitare di vedere cosa in realtà si cela dietro i tendoni a stelle strisce.
E poco importa degli attacchi di chi, credendo di piegare il nostro credo e gli ideali di cui siamo fermamente convinti e per i quali giornalmente combattiamo, ci attacca in ogni modo arrivando a fare sterili polemiche ed illazioni persino sui social. “Chi sostiene che Animalisti Italiani faccia manifestazioni e proteste per portarsi a casa un po’ di notorietà o qualche spazio sul giornale – sferza senza peli sulla lingua il Presidente Caporale – mente sapendo di mentire. L’unico e solo obiettivo di questa Associazione, nata nel ’98 per difendere i diritti di tutte gli animali, è quella di far rispettare tutte le forme di vita, in special modo coloro che non hanno la parola e i mezzi per difendersi: gli ultimi tra gli ultimi, ovvero gli animali”.
“Abbiamo scritto al Presidente del Consigliuo Matteo Renzi e al Ministro dei Beni e delle Attività Culturali – chiosa Caporale -. Non esiste gioia e divertimento se dall’altra parte del piatto della bilancia c’è violenza e terrore. L’Italia si adegui a Paesi come il Canada, l’Argentina, l’Australia, l’India e molti altri e smetta di finanizare con soldi pubblici una tortura legalizzata. Gli animali stanno bene nel loro habitat e liberi. Sempre!”.
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