Dopo l’immonda esecuzione avvenuta a Roma ai danni della Mamma cinghiale con i suoi cuccioli, i cacciatori non perdono occasione per manifestare al mondo intero la loro ignominia.
Due cacciatori sono stati denunciati a Livigno (SO), per aver ucciso una Mamma cerva e il suo cerbiatto dopo averli abbagliati con i fari dell’auto.
Questi 2 assassini legalizzati hanno ancora una volta spezzato l’amore più grande che esista al mondo, la madre allattante e il suo piccolo.
La polizia provinciale ha fermato il fuoristrada dei due, facendo un’orrenda scoperta: nel portabagagli il corpo del cerbiatto appena ucciso era ancora sanguinante.
I cacciatori hanno sparato senza la minima esitazione a madre e figlio da una strada vicina ad alcune case abitate con l’aggravante di aver prima abbagliato con i fari dell’auto gli animali vittime di questo ennesimo scempio.
Dichiara il Vice Presidente degli Animalisti Italiani, Riccardo Manca: “Nessuna pietà per un cucciolo e per la sua mamma, una storia che si ripete. Prima a Roma la mamma cinghiale e i suoi sei cuccioli sterminati per abuso di potere del Comune di Roma e della Regione Lazio, ora due meravigliose Creature uccise dal piombo dei fucili di 2 cacciatori. Il corpo del cucciolo ritrovato nella loro auto mostra un’atroce sofferenza. La fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato e quindi di ognuno di noi, eppure non solo non sono rispettati i regolamenti di caccia, ma si continua imperterriti a conferire legittimità all’abominio che tale pratica rappresenta unicamente per biechi interessi economici; si tralascia così la salvaguardia delle specie e della biodiversità.
Non si capisce perché in Italia la democrazia sia solo apparente: l’84% degli Italiani è fermamente contrario alla caccia ma questa scellerata usanza continua imperterrita ad essere praticata.
Ci stiamo adoperando insieme a tutte le maggiori associazioni nazionali per indire un nuovo referendum che ‘pulisca’ finalmente la nazione da questa oceanica vergogna morale.”