Il 18 e il 19 gennaio si festeggerà a Vallepietra (RM) la ricorrenza di Sant’Antonio Abate, protettore degli animali.
Il Santo viene raffigurato con accanto un maiale recante al collo una campanella.
In tale occasione si benedicono gli animali ponendoli sotto la protezione del santo, il quale li amava e di certo non li considerava “oggetti” da esporre al pubblico ludibrio o “premi” in palio per una lotteria”.
In tale contesto si evidenzia la totale mancanza di considerazione verso gli Animali come Esseri Senzienti; di più si assiste alla completa assenza del riconoscimento della loro dignità relegando un maialino vivo e 10 galline ovaiole al ruolo di meri oggetti da vincere.
Animalisti Italiani denuncia l’accaduto alle autorità competenti segnalando il reato previsto dalla legge 189/2004 (art. 544 quater), dove viene fatto assoluto divieto di poter utilizzare animali vivi in manifestazioni pubbliche e chiedendo nondimeno di verificare immediatamente lo stato di salute e di nutrizione degli animali in questione, al fine di perseguire, come previsto dalla legge, eventuali violazioni riscontrate e disporre gli opportuni provvedimenti cautelari urgenti.
Il Vice Presidente di Animalisti Italiani, Riccardo Manca dichiara: “Gli Animali sono nostri fratelli e meritano rispetto. Anche il Papa ha dichiarato ufficialmente che dobbiamo avere rispetto per tutte le creature di Dio e per l’ambiente in cui viviamo.
Rimaniamo sconcertati dalla scelta del comune di Vallepietra che nell’anno 2020 si ostina ancora a considerare come “oggetti” degli Esseri Senzienti, quindi individui in grado di provare gioia, dolori ed emozioni.
Evoluzione vuol dire anche e soprattutto presa di coscienza ed è da questo assunto che dobbiamo partire se vogliamo salvare il mondo e renderlo un posto migliore”.