Roma, 17 ottobre 2017 – Un calendario fittissimo di “spettacoli”. Un appuntamento quotidiano con la frusta e la derisione degli Animali. Un altro circo ha tirato su il suo tendone e ancora una volta Animalisti Italiani Onlus scende in piazza per gridare BASTA AI CIRCHI CON GLI ANIMALI! Da venerdì 20 ottobre a domenica 5 novembre, infatti, in Via Ermanno Wolf Ferrari a Roma, località Infernetto, il circo “Miranda Orfei” intratterrà tutti coloro che, ancora oggi, si ostinano a considerare tutto questo come uno spettacolo “culturale”, caratteristico della tradizione italiana.
Animalisti Italiani Onlus ha presentato un esposto alle autorità competenti del Municipio X di Roma Capitale, affinché verifichino sul rispetto delle normative C.I.T.E.S. da parte della struttura e per venerdì 20 ottobre, a partire dalle ore 19:00, ha organizzato un presidio di fronte al circo “Miranda Orfei”, a cui prenderanno parte anche il Presidente Walter Caporale e il Vice Presidente Riccardo Manca, per informare le persone sulla reale situazione di sofferenza che patiscono gli animali costretti ad esibirsi negli spettacoli. Quella contro i circhi è una battaglia che l’associazione porta avanti da anni e che oggi, nonostante i recenti provvedimenti da parte del Senato volti soltanto al “graduale superamento” dei circhi con animali, non si ferma. Come purtroppo non si ferma questa ignobile tradizione italiana. Pur raccogliendo risultati sempre più negativi in merito a partecipazione di spettatori e incassi (rapporti del Censis aggiornati al 2017 confermano come gli spettacoli, tra il 2010 e il 2015, siano diminuiti dell’11%, con conseguenti cali del numero di spettatori, 5%, e di introiti, visto che i botteghini hanno visto ridursi i ricavi del 58,8% nel Nord-Est del Paese, del 45,2% al Centro e del 13% nel Sud e nelle Isole), sono ancora tanti i tendoni che, dal nord al sud dell’Italia, continuano ad essere innalzati.
La Responsabile Nazionale delle Sedi Locali di Animalisti Italiani Onlus, Emanuela Bignami: “L’uomo, fin dai tempi più antichi, ha spesso sfruttato esseri viventi, umani e non, svantaggiati o resi tali per trarne vantaggi. E non solo di natura economica. Oggi, nell’anno 2017, in molti circhi, in troppi, assistiamo ancora ad esibizioni di animali, per lo più appartenenti a specie selvatiche, che sono costretti a compiere azioni che nulla hanno a che vedere con la loro natura, solo per il puro e semplice “divertimento” umano. Animali rinchiusi per tutta la loro vita in gabbie piccolissime e anguste, trasportati con camion in lungo e in largo per il mondo, che hanno come unica ora d’aria, il momento in cui scendono in pista per “l’esibizione”, acclamati da un pubblico pagante cieco e sordo. Cieco, perché non riesce a vedere la tristezza che traspare dai loro occhi e Sordo, perché non sente le loro “silenziose” urla di dolore. Venerdì – conclude Emanuela Bignami – saremo la voce di queste povere anime sfruttate, derise e oltraggiate. Con la nostra presenza chiederemo che venga rispettato il loro diritto alla libertà”.
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