Roma, 22 settembre 2017 – L’ennesimo spettacolo macabro va in scena per il semplice diletto degli esseri umani. Ancora una volta animali innocenti pagano sulla propria pelle il sadismo e la mancanza di rispetto dell’uomo. Quando finirà questo scempio? Animalisti Italiani Onlus esprime tutta la sua rabbia e la sua indignazione per il Rony Roller Circus che, fino al prossimo 2 ottobre, sotto il suo tendone in via Enna, ad Aprilia, ospiterà tutti coloro che, ancora oggi, continuano a ritenere il circo con gli animali uno spettacolo tipico della “tradizione e della cultura italiana” e amato dai bambini.
Tigri, leoni e tanti altri animali esotici vengono tenuti in gabbia e poi costretti a intrattenere masse di persone insensibili alla loro sofferenza. Quella contro i circhi è una battaglia che Animalisti Italiani Onlus porta avanti da tempo e che, oggi, proprio a pochi giorni dal provvedimento vergognoso approvato in Senato, viene rilanciata in maniera ancora più decisa. Ecco perché l’associazione ha presentato un esposto alle autorità locali affinché verifichino la regolarità di ogni singola autorizzazione del Rony Roller Circus.
Il vice Presidente di Animalisti Italiani Onlus, Riccardo Manca: “Il circo nega la Natura degli Animali e li priva della Loro Libertà, quella che la stessa Natura gli ha assegnato. Sono infatti costretti a compiere esercizi contrari alla Loro indole (sempre, anche se nati in cattività, ragion per cui alcuni tentano spudoratamente di giustificare questo autentico abominio). Esercizi ed esibizioni assurde per il sollazzo di poche persone che vanno ad assistere a uno “spettacolo” basato sulla modifica di attitudini naturali, non rispettando in nessun modo l’etologia dell’Animale. Modalità coercitive che vengono inflitte senza alcuna esitazione durante tutta la triste vita di queste povere vittime. Una Vita che in molti casi risulta essere molto più breve di quella che avrebbero in Libertà. Una Vita d’inferno. Esistono stupendi circhi senza Animali, uno fra tutti il Cirque du Soleil. Sono questi i circhi che vogliamo vedere, Vera Arte e inestimabile vanto per la nostra specie. Senza contare i finanziamenti dello Stato, ben oltre 5 milioni di euro ogni anno, che di fatto rappresentano ormai l’unico sostentamento per questa “decaduta” tradizione: il pauroso calo di spettatori riscontrato negli ultimi anni ne è chiara testimonianza. Non potrà mai essere uno spettacolo qualcosa che va contro le leggi della Natura. No alla cattività. Sì alla Libertà”.
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