Roma, 28 agosto 2017 – “Non abbiamo fatto in tempo ad esultare che subito dobbiamo rivestire i panni della battaglia. L’orsa Amarena non deve essere toccata! È una questione di civiltà e di rispetto per gli animali innocenti”. È così che il Presidente di Animalisti Italiani Onlus, Walter Caporale, commenta la recente decisione del Commissario Prefettizio del Comune di Bisegna (AQ), Giovanni Todini, di revocare l’Ordinanza dell’ex sindaco Antonio Mercuri. Il provvedimento era stato emesso per tutelare l’ormai famosa orsa Amarena, diventata il simbolo della frazione di San Sebastiano dei Marsi.
“Il Commissario del Comune di Bisegna – accusa Caporale – poteva decidere di revocare l’Ordinanza firmata dal primo cittadino con cui si vietava di sparare, anche solo con petardi, o inseguire l’orsa Amarena, ma ha l’obbligo e il dovere morale e professionale di emanarne subito una nuova a favore degli orsi. Amarena, oggi, rischia di essere uccisa. E, se così dovesse essere, il colpevole sarebbe proprio il Commissario. Se l’orsa dovesse morire, noi di Animalisti Italiani Onlus non esiteremmo a denunciarlo”.
Aggiunge il presidente di Animalisti Italiani Onlus: “Abbiamo inviato una lettera al Commissario Todini in cui abbiamo espresso le nostre paure per il provvedimento adottato e per sollecitarlo ad emanare subito una nuova Ordinanza che non metta a repentaglio la vita di Amarena – prosegue Caporale – Infatti nel nuovo documento si legge che è vietato avvicinarsi agli esemplari dell’Orso bruno marsicano e, addirittura, dar loro da mangiare. Per noi Animalisti Italiani Onlus e per chiunque si batta in difesa degli animali – prosegue il Presidente – è un gesto molto grave che rischia di mettere il Commissario Todini sullo stesso piano del Presidente della Provincia Autonoma di Trento, Ugo Rossi, che non si è posto la minima remora ad assassinare KJ2, l’orsa uccisa ingiustamente davanti ai propri cuccioli per averli difesi dal bastone e dalla cattiveria dell’essere umano. Noi vogliamo che Amarena continui a vivere e che non cada anche lei sotto i colpi dell’uomo. Vorrei continuare a sentirmi fiero delle mie radici abruzzesi, ecco perché chiedo e chiediamo al Commissario una nuova Ordinanza che ripristini quella, doverosa, in difesa di Amarena e di tutti gli animali innocenti. Vivere insieme con rispetto reciproco e in piena libertà è possibile. Dimostriamolo!”.
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