Roma – Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden è arrivato oggi per incontrare Papa Francesco in Vaticano, mentre i sostenitori della PETA e degli Animalisti Italiani lo hanno seguito, con un gigantesco costume gonfiabile da dinosauro, con cartelli con la scritta: “Biden: non designare un altro dinosauro al NIH”. L’azione segue le dimissioni di Francis Collins, Direttore dell’agenzia di ricerca sulla salute pubblica degli Stati Uniti, National Institutes of Health (NIH), l’ente di ricerca con i maggiori fondi al mondo. Dopo le recenti rivelazioni degli orribili esperimenti sugli animali condotti dal NIH, la PETA sta esortando il presidente a portare gli Stati Uniti fuori dall’età della pietra, in termini scientifici, scegliendo un sostituto visionario che possa porre fine al finanziamento dell’agenzia ai test sugli animali e investire invece in metodi di ricerca all’avanguardia e senza animali.
“È ora di smetterla di aggrapparsi ad esperimenti obsoleti e inaffidabili sugli animali”, afferma la responsabile delle politiche scientifiche della PETA, la dott.ssa Julia Baines. “La PETA chiede al presidente Biden di nominare un nuovo direttore al NIH che comprenda che nuovi trattamenti, vaccini e cure possano provenire da una ricerca moderna e rilevante per l’essere umano, come descriviamo nel nostro Research Modernisation Deal”.
Con Collins al timone, l’NIH ogni anno ha sperperato quasi la metà del suo budget – 19,5 miliardi di dollari nel 2020 – in esperimenti sugli animali, inclusi alcuni in cui venivano deliberatamente terrizzate delle scimmie, anche se il 95% dei nuovi farmaci che risultano sicuri ed efficaci negli animali falliscono nella fase di studi clinici sugli esseri umani, e oltre il 90% della ricerca di base, la maggior parte della quale coinvolge gli animali, non riesce a trasformarsi in cure per gli esseri umani. Il Research Modernisation Deal, sviluppato da scienziati di entità internazionali PETA, fornisce una strategia per eliminare gradualmente questi studi.
“Siamo feliici di collaborare ancora una volta con la PETA. Gli animali non sono nostri, non sono oggetti e non devono più essere usati per esperimenti. È tempo di opporci con maggiore forza allo specismo, per superare una visione del mondo basata sulla supremazia umana!”, dichiara Walter Caporale Presidente degli Animalisti Italiani.