Sono stati catturati 8 cinghiali del branco che aveva portato giorni fa alla chiusura degli ingressi di Monteverde e Donna Olimpia di Villa Pamphilj a Roma, dove sul posto Asl, polizia locale e metropolitana hanno appena isolato gli esemplari per portarli “altrove”.
Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani Onlus, dichiara: “Sappiamo bene che fine faranno gli animali, se non uccisi direttamente, verranno catturati per diventare carne da macello. Protestiamo ancora una volta e ricordiamo che i metodi cruenti non sono la soluzione. Alcuni attivisti animalisti hanno cercato di ostacolare le operazioni, ottenendo uno stato di fermo dalla polizia.
Lanciamo una sfida di civiltà al sindaco di Roma e alle istituzioni italiane: ponete fine al teatrino sulla pelle degli animali che continua da decenni, iniziando con le sterilizzazioni attraverso i vaccini immunocontraccettivi.
Se l’obiettivo non è alimentare la filiera della carne di cinghiale e gli introiti per questo settore, si provveda realmente a salvaguardare la specie. Il 2022 si è chiuso con l’approvazione di un emendamento che porta alla guerra a questi ungulati.
Un vaccino come il Gonacon, sperimentato in USA e in Europa nel Regno Unito con ottimi risultati, blocca la riproduzione degli ungulati per un periodo che può arrivare a 6 anni con una singola dose. Eppure viene ignorato. Se non si vuole continuare con lo stanziamento di indennizzi e contributi per la prevenzione dei danni provocati dalla fauna selvatica all’agricoltura, basterebbe iniziare con il buon senso: se le uccisioni, come mostra la scienza, portano all’aumento delle riproduzioni, sarebbe sufficiente pianificare le sterilizzazioni ad ampio raggio, affiancandole a strategie come l’uso di dissuasori sonori, luminosi e olfattivi per tenere lontani gli animali dalle aree urbanizzate, gestire meglio i rifiuti nelle città e contenere l’antropizzazione eccessiva, evitando di sottrarre altro habitat naturale alle specie selvatiche”.