È trascorso un anno da quando Amarena, simbolo del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, è stata tragicamente uccisa la notte del 31 agosto 2023, nella periferia di San Benedetto dei Marsi (AQ). L’autore del reato, un commerciante locale e cacciatore di 57 anni, fu identificato immediatamente. Gli Animalisti Italiani Onlus, che per primi hanno depositato denuncia contro l’assassino dell’orsa Amarena e organizzato una grande manifestazione nazionale in Abruzzo, la ricordano attraverso le parole del Presidente, Walter Caporale. «Ci siamo costituiti parte civile nel processo. La giustizia farà il suo corso, ma non riporterà in vita Amarena né la restituirà ai suoi cuccioli. Chi ha commesso questo atto crudele deve essere punito severamente». Aggiunge: «Amarena è vittima non solo della pericolosità sociale di individui a cui viene concesso il porto d’armi, ma anche di un clima di odio verso i grandi carnivori, fomentato da alcuni esponenti politici. Speriamo in una condanna esemplare».
L’uomo che ha sparato all’orsa Amarena, Andrea Leombruni, dovrà rispondere delle accuse di uccisione di animali aggravata da crudeltà e uso di armi da fuoco in un luogo abitato. La perizia balistica, condotta dal maggiore dell’Esercito Italiano Paride Minervini e il rapporto del medico legale Rosario Fico, hanno confermato che l’orsa è stata colpita intenzionalmente, da distanza ravvicinata, con una carabina calibro 12 che le ha perforato il polmone, causandone la morte per dissanguamento.
I due cuccioli di Amarena, di circa 10 mesi, sebbene traumatizzati, dopo la morte della mamma, sono stati monitorati dall’Ente Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e attualmente si trovano in buona salute. Ormai cresciuti, vivono separati e sono stati avvistati nella Valle Giovenco.
«La lotta continua per garantire che tragedie come questa non si ripetano mai più. La nostra battaglia legale è finalizzata ad assicurare che la giustizia venga fatta, non solo per Amarena, ma anche per tutelare l’intera specie dell’Orso Bruno Marsicano, già a rischio estinzione con appena 50 esemplari rimasti», conclude l’Avvocato degli Animalisti Italiani, Francesca Pantanella.