SUPERATO IL QUORUM NECESSARIO IN APPENA SETTE SETTIMANE, ALLA VIGLIA DELLA RIAPERTURA NAZIONALE DELLA STAGIONE VENATORIA SONO STATE CONSEGNATE OGGI LE FIRME #STOPCACCIA.
LA VOCE DELLA STRAGRANDE MAGGIORANZA DEI CITTADINI DA SEMPRE CONTRARI ALL’UCCISIONE DEGLI ANIMALI PER DIVERTIMENTO.
Sono state consegnate oggi al Servizio Assemblea del Senato le 53mila firme raccolte per la proposta di Legge di iniziativa popolare voluta da Animalisti Italiani, Enpa, LAC, LAV, LNDC Animal Protection e OIPA, per l’abolizione della caccia, la tutela di orsi e lupi, l’incremento delle aree protette e il divieto di ingresso dei cacciatori nelle proprietà private.
Il quorum necessario è stato raggiunto in meno di 2 mesi, tra cui agosto noto periodo vacanziero, invece che nei 6 previsti dalla Legge, motivo per cui è stata fermata con largo anticipo la raccolta delle firme e sono state espletate le pratiche necessarie per la consegna.
“Siamo molto orgogliosi del risultato raggiunto che arriverà sul tavolo delle Commissioni congiunte Ambiente e Agricoltura del Senato, che hanno ripreso nei giorni scorsi l’esame del Disegno di Legge “Sparatutto” voluto dal Ministro Lollobrigida e ora affidato ai partiti di maggioranza e che rischia di essere ancora di più peggiorato da emendamenti dei senatori di maggioranza, facendo rientrare “dalla finestra”, solo per citare due esempi la caccia sulle spiagge e l’aumento delle specie impallinabili. Il successo della nostra iniziativa popolare dimostra invece che le cittadine e i cittadini sono consapevoli del pericolo in corso, del principio Costituzionale calpestato della tutela degli animali e della biodiversità, della violazione delle Direttive europee di tutela dell’ambiente e di quanto la situazione potrebbe ancora peggiorare già con i paralleli provvedimenti di riapertura della caccia ai lupi e agli uccelli migratori nei valichi montani che erano state fermate da provvedimenti giudiziari. La nostra iniziativa #STOPCACCIA rappresenta la volontà di coloro che non vogliono più animali selvatici trucidati, come succederà da dopodomani ancora con l’apertura nazionale della stagione venatoria”, hanno dichiarato le associazioni firmatarie della proposta di legge di iniziativa popolare.
I cacciatori, con una fantasia che sfiora il delirio, si autodefiniscono ambientalisti, mentre il Ministro Lollobrigida si è spinto persino oltre, arrivando a nominarli come “bioregolatori”, pur di tentare di dare dignità – senza riuscirci – a una categoria di cittadini che si diverte a provocare sofferenza e morte tra gli animali selvatici. E quanto approvato nei giorni scorsi, con il via libera della caccia nei valichi montani, cuore delle rotte migratorie dell’avifauna, dimostra che la volontà è quella di sparare sempre e ovunque, rispondendo alle richieste della lobby della caccia, molto vicina all’attuale Governo.