LE “OPERE” SONO DELL’ARTISTA BELGA BERLINDE DE BRUYCKERE. NON C’È INDICAZIONE DELLA PROVENIENZA DEI CAVALLI, E IL REGOLAMENTO COMUNALE VIETA QUESTO TIPO DI SPETTACOLI
Roma, 11 novembre – Chi volesse recarsi alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea a viale delle Belle Arti, a Roma, per soddisfare il proprio interesse culturale, troverebbe una spiacevole sorpresa. Attualmente il museo sta ospitando la mostra “Time is out of joint”: installazioni di numerosi artisti, molti dalla vena irriverente e dissacrante, come è tipico dell’arte contemporanea. Qualcuno però ha decisamente esagerato.
L’artista belga Berlinde De Bruyckere, infatti, sta esponendo due opere intitolate “We are all Flesh”, in cui delle carcasse di cavalli pendono da supporti appesi alle pareti. Uno spettacolo a dir poco macabro, che ha urtato la sensibilità di moltissimi visitatori. Animalisti Italiani Onlus ha ricevuto numerose segnalazioni a questo proposito, e come associazione si sente ora in dovere di chiedere spiegazioni alla Galleria Nazionale.
Innanzitutto, è necessario capire da dove provengono questi cavalli: qualora provenissero da macelli, riteniamo che la cosa andrebbe chiaramente indicata nella targa informativa delle opere, cosa che al momento non ci risulta stia avvenendo. Chiediamo quindi una conferma ufficiale in proposito sia dal museo sia dalla stessa artista.
In secondo luogo, è opportuno ricordare che l’articolo 16 del Regolamento del Comune di Roma sulla tutela degli animali, vieta espressamente l’utilizzo di animali per spettacoli pubblici di qualsiasi genere. Questo il testo dell’articolo: “Nelle more dell’approvazione di legge regionale, è vietata su tutto il territorio qualsiasi forma di spettacolo o di intrattenimento pubblico o privato effettuato con o senza scopo di lucro che contempli, in maniera totale o parziale, l’utilizzo di animali, sia appartenenti a specie domestiche che selvatiche. Il divieto di cui sopra si applica a fiere, mostre di animali, esposizioni, concorsi, sagre, manifestazioni itineranti, spettacoli in strada ad eccezione di quelle senza fine di lucro autorizzate previo parere dell’Ufficio competente per la tutela degli animali”.
Riteniamo quindi che l’esposizione di queste carcasse, oltre ad essere eticamente inopportuna, sia ampiamente discutibile anche dal punto di vista legale.
Sollecitiamo quindi la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea a fornire a tutti coloro che amano gli animali spiegazioni chiare su questi punti. Qualora ciò non avvenisse, siamo pronti a tutelare la sensibilità dei visitatori anche intraprendendo azioni legali. Indipendentemente dalle questioni normative, poi, ci auguriamo che la dirigenza del museo possa prendere coscienza del fatto che mostrare cadaveri di animali non è arte, ma solo esposizione di crudeltà gratuita verso degli esseri viventi, la stessa crudeltà che si consuma quotidianamente nei mattatoi. Auspichiamo quindi che la Galleria Nazionale rimuova queste installazioni quanto prima.
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