A Cagliari, dopo la morte di alcuni pavoni nel parco di Monte Urpinu, scatta l’allarme aviaria.
Il sindaco Paolo Truzzu ha ordinato l’immediata chiusura di tutti gli ingressi del parco dopo la comunicazione inviata dal Dipartimento di prevenzione zona sud Sanità animale della Asl, a cui è seguita l’ordinanza di abbattimento e le prime uccisioni.
Interviene Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani Onlus: “Sono circa trecento gli animali presenti nell’area, anche quelli perfettamente sani. Bisogna ripensare il nostro rapporto con gli animali: sono esseri senzienti e come tali vanno trattati. Consentire il continuo ricorso agli abbattimenti di massa significa legalizzare gli stermini di innocenti, a discapito della tutela della specie. Chiediamo che il Presidente della Regione Sardegna Solinas e l’Assessore Nieddu intervengano subito concordando con la ASL lo stop degli abbattimenti così come previsto dai Regolamenti Europei, accogliendo le richieste, non solo degli Animalisti Italiani, ma di tutti i cittadini che in questi giorni si sono mobilitati al fianco degli animalisti affinché venga risparmiata la vita agli animali”.
Gli ingressi del parco sono presidiati da gruppi di animalisti e cittadini per evitare che i veterinari della Asl completino l’abbattimento degli uccelli.
Sono stati sistemati degli striscioni: “Giù le mani dagli innocenti” e “Sanità, prevenzione ora, riabilitazione e non omicidio”.
Difficile però capire se l’operazione di abbattimento andrà avanti perché le possibilità di entrare nel parco da parte del personale della Asl sono diverse nonostante i presidi.
Bisogna mantenere alta l’attenzione per evitare il massacro.