L’Associazione Animalisti Italiani interviene in merito alla tragica vicenda di Petrosino (TP), dove Erina Licari, 62 anni, ha perso la vita a seguito di un’aggressione avvenuta nel giardino della sua abitazione. Secondo le prime ricostruzioni, la donna sarebbe stata morsa dal proprio cane, un meticcio di taglia grande, trovato al suo fianco con il muso sporco di sangue.
Il cane è stato posto sotto sequestro e le indagini sono in corso per accertare la dinamica esatta dei fatti.
Sull’episodio indaga la Procura della Repubblica di Marsala, che ha disposto l’autopsia sul corpo della vittima. La Polizia di Stato ha avviato accertamenti per ricostruire l’esatta dinamica e verificare eventuali responsabilità.
Il cane è stato trasferito al canile municipale di Marsala, dove resterà in custodia. Non è chiaro se l’animale avesse mai dato segnali di aggressività in passato, né se fosse stato sottoposto a controlli veterinari o addestramento.
“Siamo profondamente addolorati per quanto accaduto e porgiamo le nostre più sentite condoglianze alla famiglia della signora Licari. Tuttavia, invitiamo tutti ad evitare processi sommari nei confronti dell’animale, la cui colpevolezza non è ancora stata accertata con certezza,” dichiara Walter Caporale, Presidente dell’Associazione Animalisti Italiani. “Troppo spesso, in casi come questi, si rischia di demonizzare il cane senza approfondire le reali cause dell’incidente. È necessario attendere l’esito delle indagini e dell’autopsia prima di trarre conclusioni affrettate“.
L’Associazione sottolinea l’importanza di verificare tutte le possibili dinamiche, compresa l’ipotesi che l’animale possa aver avuto una reazione di paura o un riflesso istintivo. “È essenziale considerare il contesto: il cane era legato, e la signora potrebbe aver avuto un malore o essere caduta prima dell’aggressione. Nessun animale attacca senza una motivazione. La convivenza con un cane di grossa taglia comporta responsabilità e consapevolezza, ma non dobbiamo trasformare questa tragedia in una caccia alle streghe contro gli animali,” aggiunge Caporale.
L’ Avvocato Francesca Pantanella, legale dell’Associazione Animalisti Italiani, sottolinea che “la legge italiana prevede precise procedure per accertare la pericolosità di un animale. Chiediamo che il cane non venga soppresso preventivamente, ma che venga effettuata una valutazione comportamentale da parte di esperti. Solo attraverso un’analisi oggettiva potrà emergere la verità e potranno essere adottate le misure più appropriate”.
L’Associazione Animalisti Italiani sta valutando di richiedere la custodia del cane e continuerà a monitorare da vicino la vicenda e a difendere il diritto degli animali a un trattamento equo e giusto, nel rispetto delle normative vigenti.