SI INVESTA DI PIÙ SUI METODI ALTERNATIVI NONVIOLENTI, RISPETTANDO LA VITA DEGLI ANIMALI!
La Commissione Europea ha reso noti i dati relativi agli animali usati nelle “procedure scientifiche”: dalla reportistica emerge chiaramente che solo nel periodo compreso dal 2015 al 2017 sono stati utilizzati 10 milioni di animali l’anno, nella ricerca di base e applicata, nei test e per la didattica. A cui si aggiungono oltre 12 milioni di animali in parte uccisi semplicemente perché in esubero.
Dati sconcertanti a cui si aggiunge un’ulteriore indignazione dettata dalle richieste, in Italia, da parte di Matteo Salvini e dei suoi sostenitori, di non approvare norme più severe contro la vivisezione. Il nuovo tiro alla fune nella maggioranza di governo si gioca, letteralmente, sulla pelle delle persone e degli animali. All’interno del gran calderone che finisce per essere il decreto Milleproroghe è stato infatti inserito un emendamento perché venga subito applicata la legge sulla sperimentazione animale, varata già nel 2014 ma mai entrata in vigore per una serie di proroghe.
La legge del 2014 avrebbe dovuto seguire la direttiva europea 2010/63 sulla sperimentazione animale, che ha lo scopo di armonizzare nei Paesi membri le regole per la protezione degli animali e per favorire la ricerca. In realtà, nel 2014 la legislazione italiana è andata oltre le indicazioni Ue e ha elaborato una norma che, oltre a prendere in considerazione il benessere degli animali e proibire sperimentazioni inutili e crudeli, proibisce l’utilizzo di animali per fare ricerca sugli xenotrapianti (cioè trapianti di organi o tessuti da specie diverse rispetto a quella del ricevente) e per lo studio sulle sostanze che creano dipendenze, come droghe, tabacco e alcol.
IL PARLAMENTO E GLI ANIMALI
La Commissione europea sostiene che il decreto legislativo 26/2014 prevede “Limitazioni eccessive” e viola la normativa Ue perché adotta criteri troppo stringenti e ha avviato le procedure per multare il nostro Paese. Anche per questo, dal 2014 la legge non è mai entrata in vigore perché il Parlamento l’ha sospesa con provvedimenti che andavano di due in tre anni, l’ultimo dei quali scadrà il 31 dicembre 2020, quando la norma dovrebbe entrare in vigore.
Nel decreto Milleproroghe, come si diceva, il Movimento 5Stelle ha ora inserito un emendamento perché la legge entri subito in vigore, mentre la Lega ne ha presentato uno per avviare un’altra sospensione di due anni. Nei giorni scorsi i rettori e i responsabili della ricerca di 13 tra le maggiori università italiane hanno scritto al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, per chiedergli di intervenire a favore della sperimentazione animale.
Secondo loro, se la legge 2014 entrasse in vigore, non soltanto molti studi non potrebbero andare avanti, ma i ricercatori italiani si troverebbero in posizione di svantaggio nei confronti dei colleghi europei.
Animalisti Italiani sostiene invece l’importanza di far entrare in vigore la legge 26/2014, come anche altre associazioni animaliste nazionali a cui ci uniamo ritenendo che tale legge sia migliorativa della direttiva europea, impedendo di allevare animali per la sperimentazione; vietando esperimenti su scimmie antropomorfe ed esercitazioni didattiche ad eccezione delle università di medicina veterinaria. Inoltre suddetta legge introdurrebbe sanzioni più gravi per chi viola le norme e sosterrebbe finanziamento per la ricerca di metodi alternativi a quelli su animali, già praticati in alcuni atenei italiani.
( FONTE “La Repubblica”)