Per quanto tempo, ancora, saranno torturate sotto il sole cocente queste creature alla mercé di botticellari egoisti e superficiali?
Il mese di agosto si apre con una pesante sconfitta per gli animali: si è tenuta al TAR Lazio un’udienza inutile e priva di senso, relativa alla sospensione della precedente Ordinanza Sindacale n.115, considerato che era stata depositata istanza per sopravvenuta carenza di interesse ad agire del ricorrente. Ovviamente i vetturini hanno lasciato decadere la questione dal momento che l’ultima Ordinanza della Sindaca Raggi, datata 22 luglio, vieta a Roma la circolazione delle botticelle, nelle giornate caratterizzate dalla presenza di ondate di calore elevato con un livello di rischio 3, era stata accolta con favore.
Animalisti Italiani si era costituita mediante atto di intervento ad opponendum al ricorso iniziale dei vetturini, prendendo parte al processo attraverso i nostri avvocati che avevano predisposto di una documentazione utile a suffragare la causa della difesa dei cavalli tramite argomentazioni basate su pareri scientifici.
Il Presidente di Animalisti Italiani, Walter Caporale, afferma: “All’estero, in Paesi civilizzati, i cavalli li ritroviamo nei parchi, non sui sanpietrini infuocati. La farsa Raggi che con l’ultima Ordinanza anticaldo non tutela affatto realmente gli animali – perché quel tipo di allerta è veramente rara – trova il suo finale nel consentire per l’ennesima volta la circolazione delle botticelle durante tutto il periodo estivo. Anni di battaglie, anni di promesse politiche in Campagna Elettorale mai rispettate. Il Movimento 5 Stelle e la stessa Raggi in Campagna Elettorale avevano sottoscritto l’impegno ad abolire le botticelle con i cavalli per sostituirle con botticelle a trazione elettrica, proposta appoggiata anche da oltre 10.000 romani. I cavalli, invece, sono sempre lì sotto sguardi indifferenti”.
Quasi un anno fa in merito alle botticelle romane si parlava in Campidoglio di nuova collocazione, nuovo regolamento e spostamento delle botticelle dal centro ai parchi. Il progetto è rimasto fermo anche a causa dell’opposizione della Lega all’abolizione di un aspetto considerato una tradizione territoriale da tutelare.
La situazione rimane immutata nel tempo e a farne le spese sono i cavalli.
E Virginia Raggi adesso che fa? Nulla!