Il nuovo regolamento sulla tutela degli animali deve ancora affrontare il vaglio dell’assemblea capitolina. Ma sin da subito rileviamo con profonda amarezza che le associazioni di categoria non sono state convocate a nessun tavolo tecnico.
La discussione del testo dovrebbe iniziare oggi pomeriggio.
Animalisti Italiani é intervenuta immediatamente contattando il Presidente della Commissione Ambiente, Daniele Diaco. Tuttavia, nessun invio della bozza finale né un incontro diretto oppure online, tramite videoconferenza, sono stati prospettati.
Da oltre un anno il Comune di Roma non affronta e discute aspetti essenziali per il benessere degli animali con le Associazioni Animaliste accreditate.
La proposta di regolamento, ferma dal 2018 a oggi, contiene dunque parti inserite senza alcun minimo confronto con le associazioni animaliste, fondamentale nel tracciare le linee guida per la tutela dei nostri amici a quattro zampe.
Il Comune si chiude a riccio e rifiuta segnalazioni e suggerimenti da parte delle Associazioni protezionistiche. Non è un atteggiamento proficuo improntare l’esercizio delle proprie funzioni secondo criteri che non rispettano trasparenza, imparzialità, efficacia ed efficienza.
Animalisti Italiani aveva partecipato, anni fa, ai primi lavori di stesura presentando le sue proposte.
Segnaliamo in particolare un intero articolo, il n. 19, dedicato all’eutanasia degli animali ospitati nei canili e nei rifugi pubblici e convenzionati. Per quelli dichiarati “non più curabili”, ma comunque in grado di condurre un’esistenza dignitosa, si considera solo l’affidamento degli animali alle associazioni richiedenti, come alternativa alla soppressione.
Pretendiamo un emendamento che modifichi l’articolo 19, eliminando la parte relativa alle soppressioni o cancellandolo interamente perché riteniamo il suddetto articolo assolutamente inutile. Tra l’altro in esso manca alcun riferimento al Comitato Etico sulla base della Direttiva 2001/20/CE del Parlamento Europeo in materia di sperimentazione clinica di medicinali nel rispetto del diritto alla vita. L’eutanasia è materia delicata regolata anche dalla legge nazionale, n.281/1991, sanzionata in determinati casi dal Codice penale come uccisione non consentita. Non ci sembra opportuno l’inserimento nel regolamento comunale.
Chiediamo immediatamente al Comune di Roma di riaprire il dibattito e i termini di presentazione degli emendamenti.