A un mese dalla sua approvazione in Legge di Bilancio, l’emendamento caccia selvaggia, proposto da Fratelli d’Italia (primo firmatario Tommaso Foti), con cui è stato dato il via libera all’abbattimento della fauna selvatica (cinghiali, ma anche molte altre specie) per presunti “motivi di sicurezza stradale” dietro i quali si celano meri interessi economici, ha destato anche l’Unione Europea. L’emendamento consente la caccia, durante tutto l’anno, anche all’interno delle aree protette e urbane. In particolare, in questi giorni, la Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea ha scritto al nostro Paese chiedendo chiarimenti in relazione alle ricadute che la caccia estesa potrà avere sulle specie e gli habitat protetti dalle Direttive Habitat e Uccelli.
Alla luce di quanto accaduto negli ultimi mesi Animalisti Italiani ha deciso di organizzare e partecipare, insieme alla Sinergia Animalista e CentoPerCentoAnimalisti, ad un presidio contro la Fiera della Caccia e Pesca che si tiene annualmente a Verona. L’appuntamento per tutti i partecipanti, a cui è richiesto abbigliamento rigorosamente scuro, è sabato 11 febbraio alle ore 13 alla Stazione Ferroviaria di Verona. Insieme manifesteremo nel luogo che la Questura di Verona ha autorizzato per il presidio.
Pertanto chiediamo di darci conferma della presenza tramite messaggio al seguente numero di cellulare 333 117 5670. Chi vuole potrà partire in treno con gli Animalisti Italiani dalla Stazione Termini di Roma alle ore 9:50, previa comunicazione al numero 333 117 5670.
La Fiera della Caccia e Pesca, European Outdoor Show, vanta ben 60.000 metri quadrati di superficie espositiva dedicati a caccia, tiro sportivo, pesca. Un’esposizione di armi e altri strumenti che verranno usati per torturare e uccidere milioni di animali.
“Quest’anno più che mai serve mantenere alta la soglia di attenzione sulla piaga della caccia. Non a caso abbiamo scelto di ‘disturbare’ l’European Outdoor Show, l’evento clou per gli appassionati del settore. Il governo Meloni sta già colpendo duramente il concetto di tutela ambientale e di protezione animale ed è evidentemente a favore della lobby dei cacciatori. Aprire le aree protette in qualsiasi periodo dell’anno con il solo fattore discriminante dei motivi di sicurezza stradale significa violare le specie e dare il via al far west legalizzato a cui ci opporremo con tutte le nostre forze”, dichiara il Presidente degli Animalisti Italiani Walter Caporale.
Si è chiusa a fine gennaio la stagione di caccia 2022/23. Non sono ancora stati pubblicati i dati relativi alle persone uccise o ferite dai fucili da caccia, ma le informazioni riportate dai media nel corso degli ultimi cinque mesi, sono in linea con quanto emerso nella scorsa stagione venatoria, quando le vittime umane furono ben 90 suddivise fra 24 morti e 66 feriti.
Come ogni anno la caccia ha versato fiumi di sangue innocente in tutta la penisola, uccidendo animali appartenenti a ben 48 diverse specie, in un numero orientativo di circa 400 milioni di animali.
Ma al confronto di quanto accadrà nei prossimi anni, la stagione di caccia appena conclusa è solo il preambolo di massacri più devastanti per gli animali selvatici a causa dell’approvazione dell’emendamento “caccia selvaggia”. Pertanto far sentire la voce del dissenso animalista durante un evento simbolo per la lobby della caccia è un modo per dire no alla caccia in genere, ma soprattutto a questa devastante deregulation venatoria voluta dal nuovo Governo.