Maurizio Fugatti in un’intervista da poco rilasciata al giornale L’Adige esprime la sua preoccupazione per la “situazione degli orsi” e sollecita l’Ispra a dare il via libera alle linee guida provinciali per la gestione degli animali. In caso contrario, afferma, «saremo costretti a intervenire con le ordinanze di sicurezza».
“Fugatti non perde mai occasione per dimostrare di essere un recidivo: non cambia minimamente la sua gestione della fauna selvatica.
I plantigradi sono una risorsa. Perché non si ispira al modello abruzzese di pacifica convivenza tra gli orsi marsicani e la popolazione? Questo accanimento nei confronti degli orsi è un distraente per l’opinione pubblica da altre questioni: Fugatti vuole solo dimostrare, avendo ben altri problemi da fronteggiare, di essere un duro che si impone con i metodi coercitivi, senza pensare che tutto ciò danneggia anche il turismo, già fortemente penalizzato dalla pandemia.
Vergognoso come la Provincia presenti progetti europei per il ripopolamento dell’orso e poi però, annualmente, decida di ucciderne qualcuno o di emettere continue ordinanze di cattura. A che gioco giochiamo? È davvero un paradosso!”, afferma Walter Caporale Presidente degli Animalisti Italiani.
Ricordiamo che i poveri animali catturati in seguito alle ordinanze emesse, perché ritenuti pericolosi (spesso e volentieri ingiustamente), vengono detenuti in una struttura non adeguata come il Centro Faunistico Casteller, in cui non viene tutelata affatto la salute degli animali.
Il Consiglio di Stato, con un’ordinanza del 9 giugno 2021, ha richiesto una nuova ispezione, senza preavviso, nel suddetto Centro Faunistico Casteller di Trento, da parte dei carabinieri forestali del Cites.
Ad Ottobre 2020 era già avvenuta un’ispezione da cui era chiaramente emerso dalla relazione dei Carabinieri del Cites che nella struttura “non sono garantite le adeguate condizioni di benessere degli esemplari”!
Nella prigione infernale del Casteller, infatti, dove gli orsi vivono in gabbia, sotto stress, i plantigradi iniziano anche a rifiutare il cibo, come nel caso di M49, entrato in un disperato sciopero della fame, sbattendo di continuo contro la saracinesca di detenzione. E gli altri due orsi “ospiti” del Centro M57 e DJ3 sarebbero stati bombardati con psicofarmaci.
Questo è il rispetto e la salvaguardia degli animali?