Nella riserva dell’Insugherata, dove era stato individuato il primo caso di cinghiale affetto da PSA (Peste Suina Africana), è stato effettuato un macabro ritrovamento. All’altezza di via Augusto Conti, un passante ha individuato la carcassa di un ungulato.
Si trattava solo di un cucciolo.
L’orrore davanti ai suoi occhi: il piccolo era stato privato della testa! Una scoperta inquietante che alimenta la nostra protesta volta a tutelare la vita dei cinghiali.
L’annunciata intenzione di combattere il virus ricorrendo agli abbattimenti scriteriati e dettati da paure infondate è inaccettabile.
Nella serata di ieri, 17 maggio, il Commissario Straordinario per la peste suina africana, Angelo Ferrari, ha firmato l’ordinanza che amplia la zona rossa e la zona cuscinetto, stabilendo una serie di misure da adottare per contenere il contagio. Una zona rossa che comprende l’intero territorio di Roma all’interno del Grande Raccordo Anulare più una parte esterna a Nord, una cabina di regia inter-istituzionale per coordinare gli interventi, un’azione di abbattimento selettivo che partirà entro 30 giorni non appena definite le modalità. Sono i punti principali dell’ordinanza appena firmata.
Tra 30 giorni, dunque, saranno definite anche le linee guida sugli abbattimenti a cui ci opponiamo fortemente per le ragioni che abbiamo esposto alle istituzioni attraverso le seguenti lettere.
_________________________________________________________________________________________________
CLICCA QUI : LEGGI LA LETTERA INVIATA DAGLI ANIMALISTI ITALIANI ALLA REGIONE LAZIO E AL COMUNE DI ROMA
CLICCA QUI: LEGGI LA LETTERA INVIATA DAGLI ANIMALISTI ITALIANI AL MINISTRO SPERANZA
____________________________________________________________________________________________________
USA IL PROTOTIPO SOTTOSTANTE PER ADERIRE AL MAIL BOMBING.
FAC-SIMILE DELL’EMAIL DI PROTESTA da inviare a
protocollo.gabinettosindaco@pec.comune.roma.it
Data ——-
Illustrissimi,
sono un cittadino italiano e vi scrivo per chiedere un intervento immediato a tutela dei cinghiali di Roma per evitare che accada una tremenda ingiustizia.
Ho appreso dei 2 casi sospetti di peste suina africana a Roma. Per scongiurare la diffusione della malattia che ucciderebbe i suini, si decide di uccidere in via preventiva i cinghiali della Capitale? Che senso ha? Perchè non si applicano i piani di contenimento? Perchè non sono state autorizzate le sperimentazioni del vaccino GonaCon, come previsto dai fondi stanziati dalle Legge di Bilancio 2022? Tale vaccino somministrato ai cinghiali avrebbe consentito di bloccarne la riproduzione per un periodo che può arrivare a 6 anni con una singola dose!
Ritengo che la scelta degli abbattimenti sia fortemente ingiusta. Mi chiedo come sia possibile che, in presenza di una normativa che tutela la fauna selvatica, definendola patrimonio indisponibile dello Stato, come sancito dalla L.157/92, art.1, si ricorra sempre alle doppiette dei cacciatori per lo sterminio di massa.
Mi auguro che si provveda al più presto, dall’alto del Vostro ruolo istituzionale, a far si che questa vicenda non si concluda con la morte di esseri innocenti.
Cordialmente, “Nome e Cognome”