Si chiamava Pati il cane randagio, buono e mite, mascotte del quartiere Signorello a Catanzaro.
Pati era amato da tutte le persone del quartiere dove ormai viveva da tempo. Ma qualcuno, nella notte del 7 maggio, ha approfittato della sua bontà per sfogare i propri istinti più bassi e malvagi. Pati è stato barbaramente torturato, seviziato, castrato, ucciso.
La barbarie commessa lascia un grande vuoto nella comunità locale che ha appreso con sgomento e dolore l’accaduto. Per ricordare il povero cane e chiedere giustizia per lui, si terrà un sit-in sabato 11 maggio alle 12, proprio nel suo quartiere.
Walter Caporale, Presidente Animalisti Italiani Onlus, lancia un appello: “Chiunque abbia informazioni utili a identificare gli aguzzini di Pati si faccia avanti, queste atrocità non possono restare impunite. In attesa delle conferme autoptiche in merito all’accaduto, ci adopereremo affinchè Pati abbia giustizia. Urge rivedere la Legge 189 sui maltrattamenti ancora stagnante in Commissione Giustizia della Camera. È fondamentale che le leggi contro il maltrattamento degli animali siano severe e efficaci”.
Le parole di condanna dell’assessore alla tutela degli animali di Catanzaro riflettono l’indignazione e la determinazione della comunità nel garantire giustizia per Pati e prevenire futuri atti di violenza. Le persone che compiono questi gesti sono un pericolo per l’intera società.
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