A Carmignano, in provincia di Prato, i corpi senza vita di tre gatti – Sam, Dante e Ugo – sono stati ritrovati in un tombino, dopo oltre due mesi dalla loro scomparsa. Il ritrovamento ha confermato il tragico sospetto delle famiglie: gli animali non si erano persi, ma erano stati vittime di un atto crudele e deliberato.
Gli esami condotti dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana hanno rilevato segni di traumi severi, tra cui fratture multiple e collassi polmonari, compatibili con un’aggressione brutale. L’analisi forense ha stabilito che la loro morte risale al periodo della scomparsa, suggerendo un’azione intenzionale di estrema violenza.
Questo episodio evidenzia l’urgenza di contrastare con maggiore efficacia la violenza contro gli animali. Non si tratta solo di un atto di crudeltà verso tre creature innocenti, ma di un problema che tocca l’intera società.
L’ associazione Animalisti Italiani sollecitano con forza un intervento normativo più incisivo. Recentemente, la Camera dei Deputati ha dato il via libera a una proposta di legge per modificare il Codice Penale in relazione ai reati contro gli animali. Tuttavia, il testo contiene punti critici: le pene previste restano blande, lasciando spazio all’impunità.
È necessario un cambio di passo: chi commette violenze contro gli animali deve essere punito con pene proporzionate alla gravità dei reati. Esortiamo la Commissione Giustizia del Senato e il Ministro della Giustizia Carlo Nordio a rivedere il testo della legge per garantire una reale tutela degli animali e punizioni esemplari per chi si macchia di tali atti.
Vi invitiamo a firmare la nostra PETIZIONE