Si resta attoniti di fronte all’ennesima dimostrazione di oltraggio nei confronti degli Animali che il comune di Roma ha messo in scena in uno dei luoghi più caratteristici della “città eterna”.
Di “eterna” però si conferma solo l’assoluta mancanza di sensibilità verso la sofferenza di esseri senzienti che hanno la sola sventura di essere diversi da noi nella forma; dopo le note riprovevoli vicende inerenti botticelle, zoo, canili, gattili, etc., ora è il turno dell’ “arte presunta”.
La statua della porchetta: un’offesa all’arte e alla dignità degli animali!
Passeggiando tra le vie di Trastevere ci si può imbattere in una nuova statua che si erge in tutto il suo cattivo gusto al centro della piazza San Giovanni della Malva: si tratta della statua della porchetta!
L’ “opera” fa parte del progetto “Piazze Romane” che dovrebbe arricchire ben otto piazze della Capitale. Gli autori sono gli studenti della Rome University of Fine Arts. L’opera resterà lì fino a settembre 2021.
“Ci chiediamo cosa troveremo nelle altre piazze. Più che un esempio di arricchimento culturale, ci sembra uno scherzo di pessimo gusto! Non è una celebrazione della tradizione culinaria romana, ma un colpo basso alla dignità di altri esseri viventi e al valore della loro vita.
I maiali sono tra gli animali più sfruttati dall’industria zootecnica, sottoposti a pratiche crudeli, mutilazioni illegali, somministrazione massiccia di antibiotici. Vengono abbandonati al loro destino, finché, esausti, si lasciano morire oppure vengono trascinati con un cappio all’esterno dell’allevamento, tra spasmi e grida di dolore.
Quel maiale non è companatico, ma un Essere Senziente ed è ingiusto che si consideri la sua vita priva di valore.
Quella statua a Trastevere non è arte perché offende la sensibilità altrui, perché non rimanda ad un concetto di bellezza che fornisca all’uomo strumenti migliori per la convivenza sociale e civile”, dichiara Walter Caporale Presidente degli Animalisti Italiani.
“Chiediamo a Sabrina Alfonsi e Giuseppa Urso, rispettivamente presidente e assessora alla Rigenerazione urbana del Municipio Roma 1, la rimozione immediata della statua.
Quale civiltà può sposarsi con la derisione e l’oltraggio di qualcuno?
Arte non significa sottomissione e normalizzazione della morte di QUALCUNO.
Arte al contrario vuol dire bellezza, vuol dire armonia con la Natura.
Un progetto scellerato questo del comune di Roma che ancora una volta declassa la capitale sotto tutti i punti di vista: artistico, culturale e etico”, conclude Riccardo Manca Vice Presidente degli Animalisti Italiani.