In Trentino, nel silenzio generale, l’orso M57 viene deportato dal lager del Casteller a Trento in Ungheria, in una prigione-zoo che si trova nella città di Veresegyhaz, non lontano da Budapest.
Ancora una volta l’Amministrazione Fugatti ci lascia attoniti, rivelandosi totalmente incapace di gestire una pacifica convivenza uomo-orso, di valorizzare e tutelare la specie sulla scia del buon esempio abruzzese!
L’obiettivo era mantenere i plantigradi in libertà, nel loro habitat naturale e non farli vivere in cattività.
Nonostante una lunga battaglia legale con la Provincia Autonoma di Trento per ottenere la liberazione del plantigrado e la vittoria al Consiglio di Stato che il 3 novembre scorso ha dato l’ok alla “scarcerazione” previo parere dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, arriva questa batosta. Proprio l’Ispra, infatti, ha aperto le porte al trasferimento di M57 dal Trentino all’Ungheria: l’Istituto ha classificato il plantigrado come “potenzialmente pericoloso” e quindi destinato alla vita in cattività.
La Provincia, però, non ha atteso il parere dell’Ispra, per cercare una destinazione definitiva, visto che una delegazione del parco ungherese aveva già fatto visita la scorsa estate al Casteller.
M57, pochi giorni fa, è stato sedato, caricato su un mezzo e trasportato nella sua nuova “residenza” che in verità non è altro che una diversa prigione.
Avevamo sperato che raggiungesse l’agognata libertà, ma purtroppo quello che riguarda l’orso M57 non è un vero lieto fine.
Per lui avevamo immaginato un finale diverso. Invece all’orso è toccato un destino non molto diverso da quello dell’orsa DJ3, trasferita in un parco zoo in Germania dopo 10 lunghissimi anni trascorsi nella “prigione” del Casteller.
M57 passerà il resto dei suoi giorni nella Fattoria degli orsi, una delle principali attrazioni della cittadina di Veresegyhaz, nella regione di Pest, in Ungheria. Sarà senz’altro in compagnia visto che i 5,5 ettari del parco ospitano già una trentina di plantigradi, molti dei quali provenienti da zoo della ex Jugoslavia o da circhi. Diventerà un orso buono per le foto dei turisti curiosi, ma sarà felice?
Il vero spettacolo per qualsiasi animale è la libertà.
Ogni animale appartenente ad una specie ha diritto di vivere e di crescere secondo il ritmo e nelle condizioni di vita e di libertà che sono proprie della sua specie di appartenenza.
Ciò purtroppo non accadrà per il povero M57, ennesima vittima della prevaricazione umana.