Ciao a tutti, io sono Glory, anzi, ero Glory perchè sono morta pochi giorni fa. Era l’ora di pranzo e mi trovavo nel canile rifugio della Muratella.
Sono morta perché, nonostante un operatore abbia segnalato al personale veterinario che non stavo bene, nessuno mi ha realmente prestato soccorso.
Avevo conati di vomito e ultimamente le mie feci presentavano muco e sangue. Ad un certo punto non sono più riuscita a camminare bene: giravo in tondo, fin quando mi sono accasciata a terra. Per sempre.
Nonostante un video che attestava la mia situazione, le segnalazioni degli operatori del canile con la richiesta di una radiografia, il veterinario si è “limitato” a palparmi e a darmi un antibiotico.
Il risultato é stato che sono andata via da questo mondo agonizzando.
Questo accade l’altro ieri nel canile della Muratella a Roma.
Non meritavo questo, come non lo meritavano altri cani che sono morti come me per la superficialità di chi é pagato dal comune e quindi da tutti i cittadini per occuparsi in modo puntuale della mia salute.
Non si tratta di un caso isolato: nei mesi scorsi, infatti, vi abbiamo parlato, purtroppo, di altri episodi di malasanità nelle strutture capitoline. Ricorderete di certo la cagnolina Joy morta per eutanasia in condizioni non chiare, oppure Ricky, morta, giovanissima, a causa di una strana artrosi e il cane Igor trovato senza vita presso il Canile di Ponte Marconi lo scorso giugno. A questa lista di morti evitabili, si aggiunse anche Sonny, un Bull Terrier di soli 5 anni affetto da doppio soffio cardiaco bilaterale e privato delle opportune terapie.
Della lunga lista, ora, fa parte pure Glory: ennesima vittima della negligenza, indifferenza e di una evidente malasanità veterinaria.
Quanti altri nomi dovranno aggiungersi a questa macabra lista, prima che si prenda in seria considerazione il valore della vita di ogni singolo animale?
Quanti altri nomi dovranno aggiungersi a questa macabra lista, prima che si prenda in seria considerazione il valore della vita di ogni singolo animale?
Come Associazione, Animalisti Italiani, attraverso i suoi preziosi volontari si è costantemente attivata per cercare di migliorare le condizioni di vita degli animali facendo emergere le varie criticità, le gravi carenze sanitarie e impegnandosi per costruire un ponte per promuovere adozioni consapevoli.
La morte del cane Glory evidenzia ulteriormente l’urgenza di un intervento immediato da parte delle istituzioni capitoline per accertare le responsabilità della morte di questo essere senziente e per tutelare la salute dei nostri amici a quattrozampe, già duramente messi alla prova dalla vita di canile, soli e privi del calore di una vera famiglia.