Il Consiglio Regionale del Piemonte in questi giorni ha concluso l’esame degli articoli dal 16 al 27 del DDL 83/2020 riguardanti l’allargamento dell’attività venatoria proposto dalla Giunta di centrodestra.
Ancora una volta la politica di palazzo ha anteposto gli interessi di una minoranza armata a quelli collettivi ignorando le ragioni di tutela della fauna selvatica. La maggioranza ha votato compatta l’aumento di ben 7 specie cacciabili. Da oggi allodola, fischione,codone, folaga, canapiglia, marzaiola, pernice bianca si aggiungono alla lunga lista delle vittime della lobby dei cacciatori.
L’allodola tra l’altro è attualmente classificata come in forte declino in Unione Europea. Pensate che la popolazione europea si è ridotta del 50% negli ultimi vent’anni. Anche le altre specie sono tutte in declino. Eppure questo aspetto non solo viene ignorato ma tra le norme approvate c’è addirittura l’aumento delle giornate di caccia con conseguente incremento dell’attività venatoria.
E la tutela della fauna selvatica patrimonio indisponibile della Stato?