L’Associazione Animalisti Italiani, per voce del suo presidente Walter Caporale, condanna con fermezza il comportamento inaccettabile e lesivo tenuto dal conduttore Paolo Del Debbio durante la puntata di Dritto e Rovescio andata in onda il 20 febbraio 2025 su Rete 4.
Nel corso della trasmissione, che avrebbe dovuto rappresentare un’occasione di confronto civile e informato sulla convivenza tra cani e bambini, Del Debbio ha invece trasformato il dibattito in un’arena di attacchi infondati ed evitabili. L’aggressione verbale ai danni di Walter Caporale e degli ospiti che difendevano i pitbull è stata non solo indegna di un programma televisivo nazionale, ma anche irrispettosa nei confronti di chi quotidianamente si batte per i diritti degli animali e per una corretta informazione.
“Assistiamo a un triste spettacolo di prepotenza e maleducazione“, dichiara Caporale. “Durante il mio intervento sono stato più volte interrotto e zittito, senza la possibilità di esprimere liberamente il mio punto di vista. È inaccettabile che una trasmissione che si professa imparziale si presti a una simile deriva totalitaria, dove la voce del dissenso viene soffocata con derisioni“.
La situazione ha toccato il fondo quando Del Debbio ha definito “una pagliacciata” un gesto di affetto tra un cane e un bambino, insinuando addirittura che una madre che cresce la propria figlia insieme a un pitbull sia una cattiva madre. Queste affermazioni, oltre a essere offensive, denotano una completa mancanza di sensibilità e competenza sull’argomento.
“Non possiamo tollerare che un mezzo di informazione così potente venga utilizzato per diffondere paura e pregiudizi contro specifiche razze canine“, prosegue Walter Caporale. “La nostra associazione non resterà in silenzio di fronte a questa palese violazione dei più basilari principi di correttezza e rispetto“.
L’Associazione Animalisti Italiani chiede pubblicamente a Mediaset di prendere provvedimenti immediati, affinché episodi del genere non si ripetano più. È giunto il momento che le trasmissioni televisive smettano di alimentare l’odio e il pregiudizio, e inizino a promuovere un dialogo costruttivo e basato su evidenze scientifiche.