È con profonda preoccupazione che l’associazione Animalisti Italiani prende atto della pubblicazione, sulla Gazzetta Ufficiale del 1° luglio, del cosiddetto “Piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica”. Tale Decreto, firmato dai Ministri Pichetto e Lollobrigida, è il risultato dell’emendamento “caccia selvaggia” alla Legge di Bilancio, che ha modificato la Legge nazionale sulla caccia nel dicembre scorso, consentendo ai cacciatori di entrare nei parchi e nelle città e di sparare a qualsiasi specie di animale selvatico.
Questa decisione rappresenta un grave passo indietro per la tutela e la conservazione della fauna selvatica in Italia. L’apertura indiscriminata dei parchi e delle città alla caccia mette a rischio la vita di numerose specie protette e compromette gli sforzi fatti fino ad oggi per preservare la biodiversità e l’equilibrio degli ecosistemi.
“Riteniamo che la caccia debba essere abolita e in mancanza di una celere proibizione che stiamo sostenendo attraverso il Referendum contro la caccia, pretendiamo perlomeno sia regolamentata in modo responsabile ed etico, con misure volte alla conservazione delle specie e alla gestione sostenibile delle popolazioni selvatiche. Il Piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica contiene proposte incostituzionali e contrarie alle leggi italiane e alle direttive europee. La promozione di pratiche indiscriminate di abbattimento degli animali selvatici non rappresenta una soluzione efficace e concreta per affrontare le problematiche connesse alla convivenza tra esseri umani e fauna selvatica. È, tra l’altro, in netto contrasto con la sensibilità crescente della società nei confronti degli animali e dell’importanza di preservare l’ambiente naturale. Chiediamo alle autorità competenti di riconsiderare questa politica e di fermarsi, adottando misure che promuovano la coesistenza pacifica tra le persone e la fauna selvatica, garantendo al contempo il benessere degli animali e la conservazione dell’ecosistema” afferma il Presidente Walter Caporale.
Animalisti Italiani si impegna a continuare la lotta e a promuovere un approccio basato sulla conoscenza scientifica, la sensibilizzazione e la conservazione responsabile della fauna selvatica.
Proseguiremo le proteste attraverso mobilitazioni nazionali in tutte le piazze d’Italia.