GLI ANIMALISTI SCRIVONO A BERGOGLIO CHIEDENDO DI PORRE FINE A UNO SPETTACOLO LEGALIZZATO DI SANGUE E MORTE
Roma, 30 aprile 2015 – Oggi 30 aprile la Chiesa ricorda San Pio V, il papa che si schierò contro la Corrida e, per questo, figura particolarmente cara al mondo dell’animalismo. Nel 1567 il successore di Pietro emanava la bolla papale “De salute Regis” in cui si chiariva la posizione contraria della Chiesa a tutti gli spettacoli privati o pubblici con oggetto la violenza sugli animali, considerando una forte aggravante il fatto che ciò venisse giustificato e banalizzato come arte e divertimento.
L’Associazione Animalisti Italiani Onlus è impegnata da anni nella lotta alla Tauromachia attraverso manifestazioni, cortei, presidi informativi e una petizione dall’emblematico titolo STOP CORRIDA rivolta al Parlamento Europeo che mira a togliere i finanziamenti pubblici agli allevatori di tori destinati alla morte.
“Le posizioni prese da Papa Pio V circa mezzo secolo fa, risultano incredibilmente attuali”- dichiara Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani Onlus – “La drammaticità della Corrida e di qualunque altra forma di spettacolarizzazione della violenza e della morte sono inconcepibili in una società che ha la pretesa di definirsi civile e democratica. L’impegno per questa causa si concretizza nella collaborazione con le altre associazioni europee, e sfileremo al loro fianco nel CORTEO ANTICORRIDA più importante d’Europa che si terrà il prossimo 16 maggio ad Alès, nel Sud della Francia”.
Nei giorni scorsi è stata recapitata al Papa una lettera a nome del presidente dell’Associazione Walter Caporale e del suo vice Pier Paolo Cirillo per rivolgere un appello a Sua Santità Francesco, sperando di far leva sulla particolare sensibilità mostrata verso le tematiche ambientali, argomento al centro dell’attesissima enciclica “verde” che sarà dedicata al dono del Creato e alla sua custodia.
IN ALLEGATO LA LETTERA A PAPA FRANCESCO.
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