“C’è un circo che non sanguina. Esiste ed è ormai una realtà. Una realtà che anche l’Associazione Nazionale Animalisti Italiani pretende in Italia. Niente fruste né cerchi di fuoco da attraversare. Nessun animale sfruttato, nessun orso con un ridicolo gonnellino né scimmie su due ruote: nessuna umiliazione per questi straordinari esseri senzienti”, afferma Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani che sarà in prima linea durante la manifestazione contro il circo per sensibilizzare sull’importanza di uno spettacolo senza animali.
Venerdì 6 gennaio l’Associazione Animalisti Italiani sarà presente con un presidio di protesta per tutelare la vita dei cavalli, bisonti, lama, leoni, pony, elefanti e di tutte quelle specie prigioniere e schiave di un falso divertimento. L’evento si terrà dalle ore 15 alle 18:30, davanti al Circo Orfei, allestito in Via Di Torre Maura a Roma . Qui, i volontari metteranno in scena una rappresentazione con protagonisti d’eccezione gli animali che costringeranno gli uomini e le donne in gabbia a compiere esercizi contrari alla loro natura. Una provocazione vera e propria ai circensi e al loro pubblico per indurre a una riflessione profonda, ma anche per richiamare l’attenzione del Governo.
Dopo la riforma Franceschini, a parte il prevedere una generica graduale dismissione degli animali, non è mai stata prodotta in Italia una legislazione specifica in materia. Finalmente, lo scorso luglio, l’Aula della Camera dei Deputati, ha approvato la nuova Legge sullo spettacolo, rinnovando quella decaduta nel 2019 con la nuova delega al Governo a chiudere l’iter legislativo entro nove mesi e fare quindi un Decreto Legislativo attuativo per la revisione delle disposizioni nei settori delle attività circensi e degli spettacoli viaggianti, specificamente finalizzato al superamento dell’utilizzo degli animali.
Si tratta di un passaggio importante perché per la prima volta in Italia vengono dati tempi certi: ovvero da oggi ai prossimi due anni i circhi dovranno rinunciare ad usare gli animali per le loro performance.
L’Italia si allinea agli oltre 50 Paesi (di cui 23 appartenenti all’UE), che avevano già fatto questo passo.
Bisogna però salvare al più presto oltre 2000 animali utilizzati dalle circa 200 attività circensi del nostro Paese.
Oltre all’organizzazione del Presidio del 6 gennaio davanti al Circo, Animalisti Italiani ha scritto al Presidente del Consiglio e ai Ministri dell’Ambiente e della Cultura, per accelerare i tempi legislativi ed arrivare prima allo stop immediato del circo con animali e per ottenere un incontro diretto tra Governo e Associazioni Animaliste sulla procedura da attuare per trovare un ricovero adatto per la nuova vita degli animali del circo. “Un’azione così complessa deve prevedere una gestione delle risorse condivisa”, affermano gli Animalisti Italiani Onlus.
Le amministrazioni territoriali, in particolare quelle comunali, negli ultimi anni, sono state promotrici di iniziative regolamentari volte a contrastare il fenomeno delle attività circensi che utilizzano animali. Ciò dimostra che i tempi sono maturi per un cambiamento epocale: il circo senza animali è il futuro che porterà al completo consolidamento un’etica diffusa che considera inammissibile perseverare con lo sfruttamento animale solo per produrre un ipotetico divertimento. Oltre al famoso Cirque du Soleil conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo per i suoi spettacoli senza animali che ha valorizzato il repertorio classico incentrandolo sulle abilità degli artisti circensi, spiccano altri esempi virtuosi come il Circo Millennium e il Circus Atmosphere che usa ologrammi 3D. E il successo del pubblico mostra chiaramente che il circo che sfrutta ancora la sofferenza animale è ormai superato e destinato ad essere relegato al passato.