Con profondo dispiacere apprendiamo degli episodi accaduti a Pisa e Lavinio, dove alcune persone – tra cui dei bambini – sono rimaste ferite in circostanze ancora da chiarire, in presenza di cani appartenenti a contesti domestici.
A Lavinio il cane era della nonna di 75 anni: Pluto, questo il nome del rottweiler, ha morso i due nipotini della donna. Il più piccolo, di 8 anni, è stato trasferito nel reparto di chirurgia plastica per una ferita superficiale alla testa. L’altro, che ha 10 anni, ha riportato una ferita più profonda alla spalla. È in terapia intensiva ma non in pericolo di vita.
Desideriamo innanzitutto esprimere vicinanza alle persone coinvolte, augurando una pronta guarigione. Allo stesso tempo, vogliamo ribadire che non è il cane in sé il problema, ma la gestione, l’ambiente, le condizioni in cui vive, e la mancanza di adeguata conoscenza delle sue esigenze e del suo linguaggio.
I cani, inclusi quelli di razze considerate “potenzialmente forti”, non sono pericolosi per natura. Le aggressioni sono spesso frutto di disattenzioni, traumi pregressi, errori umani o contesti stressanti per l’animale.
Chiediamo alle istituzioni:
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Più educazione cinofila obbligatoria per chi detiene cani, specie di certe razze
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Più supporto pubblico alle famiglie nella gestione del cane (formazione, consulenza)
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La non demonizzazione degli animali, ma l’investimento sulla prevenzione, informazione e responsabilità
Solo così si potranno ridurre episodi come questi, nel rispetto della sicurezza delle persone e del benessere degli animali. Gli animali non sbagliano. Ma hanno bisogno che noi umani impariamo a capirli.
Abbiamo scritto alle autorità competenti per chiedere al custodia del cane di Lavinio, avendo sede territoriale nel Lazio.