Chi difende le vittime senza voce rischia la galera? Dopo la spietata uccisione dell’indifesa cagnolina Pilù che, nel maggio 2015 a Pescia (PT), ha pagato con la vita la volontà di Gaetano Foco di vendicarsi della propria ex fidanzata, il sistema giudiziario italiano anziché punire il colpevole, recapita una denuncia al Presidente degli Animalisti Italiani Walter Caporale e all’attivista Paola Pavone.
Il motivo?
Aver attaccato dei manifesti sulle finestre dell’appartamento della famiglia del “ragazzo” con la scritta “Censurato per crudeltà”.
Quello stesso “ragazzo” che senza un minimo di rimorso, aveva divulgato un video dove le violenze gratuite perpetrate ai danni dell’animale agonizzante avevano fatto rapidamente il giro del mondo, lasciando tutti sgomenti. Il numero uno dell’associazione Animalisti Italiani, Walter Caporale, veniva denunciato dalla madre dell’assassino, mentre Gaetano Foco restava a piede libero.
Oggi, dopo ben 5 anni, il Tribunale competente non si è ancora pronunciato in via definitiva su questo terribile delitto.
Il 2 novembre presso il Tribunale di Pistoia, si terrà l’udienza contro Gaetano Foco.
In tale occasione il grido di Animalisti Italiani e del suo Presidente si alzerà altissimo: “Noi non patteggiamo e non patteggeremo mai con un assassino – dichiara Walter Caporale – Pilù ha subito lo stesso trattamento sadico e crudele che veniva riservato nei lager ad ebrei, omosessuali e bambini. Sono felice di aver ricevuto una denuncia, perché per me è una medaglia al valore per aver difeso gli animali, ultimi tra gli ultimi. Foco farà mai un giorno di prigione? Lui deve essere condannato e il terribile assassinio commesso dovrebbe essere di stimolo al Parlamento per modificare le leggi vigenti e inasprirle”.
Aggiunge Riccardo Manca Vice Presidente degli Animalisti italiani: “Immagini crude, tremende, difficili da descrivere quelle del massacro di Pilù. La nostra associazione appresa la notizia, ha prontamente querelato il Foco affinché non restasse impunito quel gesto criminale. L’imputato dovrà rispondere oggi, dopo ben 5 lunghi anni, per il reato di maltrattamento di animali. Gli animali hanno il diritto ad avere un difensore nelle cause contro i loro aguzzini”.
Per questo abbiamo organizzato il 2 novembre, dalle ore 11:30 alle 14:30, un presidio davanti al Tribunale di Pistoia con altre sigle animaliste, aperto a tutti i cittadini, perché Pilù è uno degli animali simbolo della quotidiana violenza contro i più deboli.
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