Arrivano dalla Francia 20 beagle di circa 4 mesi, destinati ai laboratori della Aptuit di Verona, la società della multinazionale Evotec, in cui si sviluppano e testano nuovi farmaci.
Nonostante le fasi del trasporto abbiano seguito un iter legale, condanniamo con fermezza dal punto di vista etico e morale l’utilizzo dei cuccioli per la sperimentazione.
Gli animali sono adesso rinchiusi dentro gli stabulari del centro sperimentale Aptuit, in attesa di subire le atroci torture previste dai protocolli dei sedicenti esperimenti.
Abbiamo il dovere di intervenire per fermare questa barbarie e per liberare gli Animali: per questo domenica 26 settembre 2021 alle ore 11:00 saremo davanti ai cancelli dell’azienda farmaceutica veronese dove manifesteremo tutto il nostro dissenso insieme a altre sigle animaliste.
Verona è una città all’avanguardia per i diritti animali e si è sempre distinta per una particolare attenzione alla loro tutela: ricordiamo il divieto ai circhi con elefanti, tigri, leoni, lo stop alla circolazione delle carrozzelle trainate da cavalli e la sterilizzazione e il microchip per i gatti anche quelli delle colonie feline.
Proprio per questo ci siamo appellati al Comune di Verona affinché si adoperi immediatamente per mettere in salvo gli animali.
Nei giorni scorsi la consigliera delegata alla Tutela degli animali, Laura Bocchi, ha sollecitato il settore veterinario dell’Ulss 9 Scaligera al fine di monitorare l’attività del centro ricerche Aptuit e verificare il rigoroso rispetto delle normative vigenti, spesso disattese dai centri di ricerca.
Apprezziamo l’intervento istituzionale, ma la vera sfida è la liberazione dei cani.
Gli esperimenti sugli animali danno risultati reinterpretabili, imprecisi e non predittivi.
Le alternative al loro utilizzo ci sono: i modelli informatici, gli organi bioartificiali, i microchip al DNA, i microcircuiti con cellule umane!
“La falsa scienza non deve vincere sul diritto alla vita di ogni essere senziente. L’uomo continua ad opprimere il suo simile, diverso solo nelle sembianze, ma non nella sostanza. Tutto a posto quindi, in nome del progresso, se verranno usati come cavie e torturati i 20 cuccioli di beagle, vittime sacrificali come i 6 macachi del progetto Light-UP delle Università di Parma e Torino.
Gli animali sono il simbolo di una vera e propria lotta alla schiavitù che vede l’uomo prevaricatore distruggere gli animali e la natura” afferma il Presidente degli Animalisti Italiani Walter Caporale.
<<La ricerca è arrivata a un punto di non ritorno: è indispensabile un cambio di paradigma come accadde per la fisica quando comprese il concetto di relatività.
Una rivoluzione dogmatica e non solo metodologica.
Solo così l’uomo potrà ritornare ad essere “umano” e non un mostro torturatore.>>