Oggi al Palazzo Reale di Napoli è in corso il G20 Ambiente.
Con l’avanzare del riscaldamento globale, le politiche ambientali non possono più essere soltanto di tutela, ma devono riguardare anche gli investimenti sull’energia, per decarbonizzare l’economia, passando dalle fonti fossili alle fonti rinnovabili.
In Italia questo cambio di prospettiva è stato sancito dal passaggio delle competenze sull’energia al Ministero dell’Ambiente, ribattezzato Ministero della Transizione ecologica.
L’industria della carne è una delle principali responsabili dell’emissione di gas serra nell’atmosfera, producendo il 14% delle emissioni globali.
Si tratta di un dato rilevante considerando che tale percentuale è più dell’intero settore dei trasporti. Il consumo di carne produce un impatto maggiore rispetto a quello delle emissioni di treni, macchine, aerei e camion.
“I dati parlano chiaro: è necessario cambiare le nostre scelte alimentari, a favore di una dieta priva di carne. Abolendo e riconvertendo in altre attività produttive questa filiera si avrebbe un impatto significativo sulle emissioni globali di CO2 e metano.
Auspichiamo che dal vertice in corso si concretizzi la consapevolezza del peso dei consumi spropositati di carne.
È proprio questo consumo spasmodico a ledere il diritto di milioni di persone a vivere in un pianeta più pulito e sano, nonché a prova di cambiamento climatico”, dichiarano gli Animalisti Italiani.