“Ammazzare i cinghiali è nell’interesse dei cinghiali stessi“. Matteo Salvini partecipa al presidio della Coldiretti davanti a Montecitorio. “Io adoro gli animali, ma se voglio tenermi in casa un animale scelgo il cane, il gatto o il pesce rosso. Io il cinghiale in camera da letto non ce lo voglio, e neppure nei campi di chi lavora. La sovrappopolazione è un rischio per alcune specie, bisogna garantire un equilibrio perché altrimenti manca cibo, spazio, verde. Garantire un equilibrio faunistico è assolutamente fondamentale”.
La soluzione del problema andrebbe quindi lasciata agli agricoltori!
Se pensavamo di aver ascoltato ogni tipo di nefandezza per quanto concerne il distorto rapporto uomo-animale questa ci lascia completamente esterrefatti.
Altro individuo che professa “urbi et orbi” il suo amore per gli Animali salvo poi mangiarseli, addirittura affermando che la difesa dei Loro diritti coincide con il Loro massacro.
Una parossistica follia che si manifesta ogni qualvolta l’uomo normalizza la morte di qualcuno appartenente ad altre specie.
Le attività di “controllo faunistico” sono consentite dalla Legge nazionale, rispettando però precisi vincoli: non si procede mai all’uccisione immediata degli animali, occorre sempre verificare prima l’efficacia dei metodi non cruenti.
Rispediamo al mittente ogni squallida provocazione che lede il diritto alla Vita di creature inermi e indifese.
Le parole di Salvini sono la summa del “populismo antropico” : una serie di corbellerie che solo chi ha una visione della Vita molto ma molto limitata può accettare.
Parlare di equilibrio della Natura quando noi specie umana, dati alla mano, rappresentiamo di fatto l’unico squilibrio di un bilancio praticamente perfetto suona come una pietosa arrampicata sugli specchi delle giustificazioni economiche in ragione del mero profitto; una bieca scusa anteposta ad una piena presa di coscienza e ad una sacrosanta compassione.
Gli unici sentimenti che potrebbero salvarci dall’oblio in cui ci stiamo sempre più addentrando.
Abbiamo il dovere di custodire e di proteggere gli Animali e non di abusare della Loro purezza e della Loro armonia.
Essi sono altre entità a cui ispirarsi e da cui trarre degli insegnamenti se vogliamo davvero migliorare questo mondo ormai sempre più assurdo sotto tutti punti di vista.
Riccardo Manca
Vice Presidente degli Animalisti Italiani