A Trevignano Romano (RM), da circa 3 mesi, un povero cinghiale vive in un fosso dove, probabilmente, è accidentalmente caduto.
Nonostante ripetute segnalazioni al Comune, all’Ente Parco Regionale di Bracciano Martignano e ai Carabinieri Forestali nessuno è intervenuto.
Tra l’altro il cinghiale pare avere anche un problema ad un occhio.
Il volontario che oggi ci ha segnalato l’accaduto, ha cercato di prendersene cura portandogli qualcosa da mangiare ed ha tentato di rimetterlo in libertà attraverso la predisposizione di uno scivolo, ma il povero cinghiale non riesce a salire.
Gli Animalisti Italiani sono accorsi sul posto per monitorare la situazione e cercare di salvare la vita a quel povero essere senziente dimenticato da tutti.
“Siamo letteralmente indignati. Ogni qualvolta si tratta di vite appartenenti ad una specie diversa da quella umana, le istituzioni preposte minimizzano e se ne lavano le mani.
Nessuno merita di vivere in un fosso.
È una creatura innocente tra l’altro anche con una situazione di salute carente.
Solo perché si tratta di un cinghiale si sta concretizzando la solita discriminazione nei confronti di chi si presume abbia meno diritti di noi”, afferma il Vice Presidente Riccardo Manca.
Una delle più grandi presunzioni umane sicuramente è quella di credere che la nostra specie sia al centro della creazione col diritto di disporre della vita delle altre otto milioni e settecento mila specie animali esistenti sul pianeta, che è come credere che la goccia sia l’oceano o il granello di sabbia sia il deserto.
Il problema nasce quando una specie agisce in modo devastante nei confronti delle altre fino a portarle alla morte e all’estinzione.