Le hanno prima sparato in bocca con un’arma a piombini, poi l’hanno picchiata selvaggiamente lasciandola in fin di vita e sono scappati indisturbati.
“Il mio appello é trovare chi ha fatto tutto questo male a Mia perché sia per la mia gatta che per me e mio marito è come vivere un incubo e la sua agonia sulla nostra pelle” dichiara Francesca Passarino, la mamma umana della gattina Mia, brutalmente aggredita a Lavinio, in via Giovanni Basile, nel tardo pomeriggio del 18 luglio.
Ad oggi la gatta è in gravissime condizioni: in coma farmacologico, anche a causa di attacchi epilettici, non è ancora fuori pericolo e rischia la vita.
Animalisti Italiani, in contatto con Francesca, lancia un appello per supportare la richiesta di informazioni. Chiunque abbia visto o possa fornire dettagli utili ci contatti scrivendo a news@animalisti.it o chiamando il numero 06.78.04.171
Interviene il Vice Presidente Riccardo Manca: “Qui l’unico dato certo, incontrovertibile e costante è uno solo: le vittime sono sempre e solo gli animali.
Meravigliose e incolpevoli Creature, luminose Anime Mute, le “Piccole Persone” come furono definite dalla grande scrittrice Annamaria Ortese nel suo straordinario e omonimo libro.
Delitti senza castigo, crimini sempre più efferati e sistematicamente impuniti si reiterano senza soluzione di continuità ogni maledetto giorno.
Una spaventosa recrudescenza di inaudita violenza che sta inquinando il mondo nell’era post moderna. Non resta che prendere coscienza del fallimento della nostra ex “società civile” e agire di conseguenza.
Le parole sono finite.
I benpensanti e gli “immorali perbenisti” non si azzardino a etichettarci come violenti o come estremisti.
La colpa di questa incresciosa situazione è esclusivamente degli inetti politici che hanno demolito nel corso degli anni la fiducia del popolo nelle cosiddette istituzioni.
Una pletora di manichini incravattati, trasversalmente schierati, interessati esclusivamente al mantenimento dello “status quo” e dei loro privilegi e che da anni si dimostrano sordi nei confronti della sempre maggiore sensibilità degli italiani verso gli animali e tutto ciò che li riguarda.
La storia insegna.
Facciamoci allora sovversivi contro ignoranza, indifferenza e crudeltà”.
[Credits Foto Francesca Passarino]
AGGIORNAMENTO DEL 22.07.2020
Oggi Francesca Passarino é tornata a casa con la sua gatta Mia. La micia è fuori pericolo ma a causa del trauma cranico è cieca e non si sa se riuscirà a recuperare la vista.
Dichiara la mamma umana di Mia: “Sono felice che sia salva, ho temuto il peggio. Ma non mi darò pace fino a quando non saranno individuati e puniti i colpevoli“.
Rilanciamo l’appello per reperire informazioni sull’accaduto dal momento che le indagini in corso non hanno portato sviluppi.
Il maltrattamento verso gli animali, oltre a essere inammissibile e disumano, è un reato punito dall’articolo 544 ter del Codice penale con la reclusione da tre a diciotto mesi o con una multa da 5mila a 30mila euro.