Animalisti Italiani esprime il proprio sgomento e indignazione per la morte di una volpe, il cui cadavere è stato ritrovato in Trentino, probabilmente vittima dello stesso avvelenamento che ha ucciso nei giorni scorsi cinque lupi. Questo nuovo, terribile episodio, che segue a distanza di poche ore la morte dei lupi, è solo l’ultimo atto di un fenomeno che sembra prendere piede nella regione, segno di un aumento del bracconaggio che le istituzioni locali non sembrano in grado di fermare.
Marco Gavotti, Vice Presidente di Animalisti Italiani, ha dichiarato: “Siamo profondamente sconvolti da quanto accaduto. La morte di questa volpe, che si aggiunge a quella dei cinque lupi, è la dimostrazione di un problema che le autorità non stanno affrontando con la necessaria serietà. La mancanza di una risposta concreta contro il bracconaggio, il non intervenire tempestivamente, sta portando a un’escalation di violenza verso la fauna selvatica. La nostra priorità ora è lanciare un appello alle forze dell’ordine e alle istituzioni affinché si attivino senza indugi con azioni concrete”.
Animalisti Italiani invita la comunità e le autorità competenti a unire gli sforzi per fermare una situazione che non solo minaccia la biodiversità, ma mette anche in pericolo l’equilibrio stesso degli ecosistemi locali. È necessario che venga avviata una serie di misure contro il bracconaggio, garantendo così la protezione di tutte le specie e il rispetto per la vita animale.