La morte di Caracas, un gattino randagio, ha sconvolto il quartiere Mandrione. Il piccolo felino è stato legato ai binari e travolto da un treno, un atto di crudeltà inaudita che ha scosso profondamente la comunità romana e non solo. La notizia è stata diffusa dai media, ma resta la domanda su quale possa essere stata la motivazione dietro tale barbarie: divertimento, sadismo, noia, pura cattiveria?
Caracas, un gattino di solo un anno e mezzo, è stato legato sui binari e dilaniato da un treno in corsa. Il suo corpo è stato trovato frantumato dall’impatto. Un atto di violenza inaudita, inaccettabile in ogni sua forma.
Animalisti Italiani lancia un appello: chi avesse informazioni o disponesse di telecamere relative alla propria abitazione nella zona della Stazione del Mandrione, contatti subito: news@animalisti.it oppure 06 780 4171
Patrizia Prestipino, Garante per i diritti degli animali, ha sollecitato il Comune di Roma a costituirsi parte civile per affrontare il crimine. I residenti del quartiere insieme agli Animalisti Italiani Onlus e Lav si sono mobilitati in segno di protesta, chiedendo pene esemplari per i responsabili e risposte concrete a questo orrendo gesto.
“Era amato da tutti, sempre in cerca di una carezza nel quartiere. È cresciuto come un gatto libero, ma ogni sera tornava a casa per la cena in famiglia e per dormire al nostro fianco. Adesso ci manca, non possiamo riportarlo in vita, ma possiamo chiedere giustizia”, queste le parole della famiglia di Caracas.
Dichiara Carmine De Nuzzo, Consigliere Direttivo degli Animalisti Italiani: “Abbiamo partecipato alla fiaccolata in memoria di Caracas e di tutte le vittime di violenza. Tra la commozione palpabile, abbiamo dimostrato che siamo in tanti a dire “BASTA” alla violenza sugli animali. Ma non ci fermeremo qui! Stiamo raccogliendo prove e sostenendo battaglie legali per assicurare alla giustizia chi ha commesso questo orrore”.
📌 Aiuta anche tu, contribuisci alle spese legali per combattere i reati contro gli animali, basta una donazione a:
Restiamo uniti per chiedere pene esemplari e far sentire la nostra voce.
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