L’Associazione Animalisti Italiani desidera portare all’attenzione dell’opinione pubblica e delle autorità competenti la precarietà delle condizioni del Canile Comunale di Roma di Ponte Marconi. La struttura, che dovrebbe essere un luogo di accoglienza e cura per cani in difficoltà, abbandonati, maltrattati, presenta una serie di gravi problemi che richiedono un intervento immediato.
Uno degli aspetti preoccupanti riguarda le aree di sgambamento per cani. La recinzione dello spazio di sgambamento n.5 al Canile Ponte Marconi è crollata il 20 ottobre a causa della caduta di un albero, rendendo lo spazio inagibile. Urge il ripristino della recinzione poiché alcuni cani dipendono da questo spazio. Le altre aree disponibili oltre ad essere in numero esiguo, non sono sicure (catenelle arrugginite e porte traballanti, con conseguente rischio di fuga) e non soddisfano le esigenze di cani incompatibili tra loro, causando stress e pericoli per gli animali, ma anche per l’incolumità degli stessi volontari animalisti. Ad esempio l’area denominata “La Zanzara” presenta una porta che non si chiude correttamente, e per impedire ai cani di uscire bisogna utilizzare un secchio come chiusura improvvisata. Purtroppo, questa soluzione provvisoria ha comportato un incidente in cui uno dei cani, Thor, è riuscito a scappare e ha morso un altro cane. La sicurezza e il benessere degli animali ospitati nel canile sono fondamentali, e non è accettabile che si debbano utilizzare mezzi inadeguati per garantire la loro protezione. Questo incidente evidenzia la necessità di apportare urgenti miglioramenti alla struttura che risulta per vari aspetti fatiscente ed evidentemente non a norma rispetto alle procedure operative che dovrebbero essere vigenti in qualsiasi canile.
La nostra Responsabile Nazionale Randagismo, Catia Piscitelli, da anni combatte queste gravi situazioni di pericolo e precarietà dei canili romani che dovrebbero essere il fiore all’occhiello della Capitale, segnalando alle autorità competenti ogni criticità, senza ottenere risultati tangibili. Gli ultimi gravi incidenti registrati al canile di Ponte Marconi hanno portato Animalisti Italiani ad aderire ad una nuova nota redatta insieme alle altre associazioni animaliste per far ripristinare e ristrutturare i canili di Ponte Marconi e Muratella.
“Chiediamo alle autorità competenti e all’amministrazione comunale di Roma di intraprendere azioni immediate per migliorare le condizioni dei canili di Roma, sia di Ponte Marconi che di Muratella”, dichiara Catia Piscitelli, referente degli Animalisti Italiani Onlus.
Ricordiamo che esiste un fondo di 8,9 milioni di euro per i canili romani. Con quei soldi il comune punta ad introdurre una serie di migliorie sia a livello di adempimenti relativi alla vigilanza sanitaria, alla cura, al ricovero d’urgenza e alla rieducazione dei cani che ad elevare gli standard di qualità dei canili: dai prodotti utilizzati per l’alimentazione degli amici a quattrozampe alla manutenzione e al miglioramento delle strutture. Ci chiediamo: in quale anno si inizieranno realmente questi lavori visto che le istituzioni continuano a procrastinare? Si pensi anche alle 2 stanze di degenza del Canile della Muratella, ancora chiuse ed inutilizzabili. Il progetto di ristrutturazione è iniziato nel 2020. Il 4 luglio dovevano essere inaugurate, invece, ad oggi, non sono ancora idonee: prima bisognava modificare il sistema d’areazione, ora manca l’autorizzazione per il cambio di destinazione d’uso. Gli animali continuano ad essere convogliati in un’unica stanza, non adeguatamente sanificata e promiscua: cani, gatti, cuccioli e adulti, sia appena entrati e quindi potenzialmente infettivi, sia malati, che sani o stabilizzati. Sarebbe questo il modo di tutelare il loro benessere? Eppure anche la stanza P9 non è idonea, tuttavia è ancora aperta. Tutti sanno e nessuno fa concretamente nulla.
Gli animali ospitati nel canile meritano una vita dignitosa e il nostro obiettivo comune dovrebbe essere quello di garantire loro una cura adeguata e un ambiente sicuro. È imperativo che tutte le parti coinvolte si uniscano per affrontare queste sfide e lavorare insieme per tutelare gli animali che dipendono da noi per la loro protezione e il loro benessere.