IN UN COMUNICATO, IL PRESIDENTE DELL’ANMVI DOTT. MELOSI AVEVA ESORTATO UN COORDINAMENTO TRA I VETERINARI. MA I SINGOLI NON POSSONO SOSTITUIRE LE ISTITUZIONI, E L’EMERGENZA CONTINUA
Roma, 12 ottobre 2016 – La scorsa settimana l’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI) ha diramato una nota in cui rispondeva alle nostre perplessità sull’assenza di un presidio veterinario Asl nelle zone terremotate.
Nel comunicato, il Presidente dell’ANMVI dott. Marco Melosi afferma che ad Amatrice sono presenti dei veterinari che assistono gli animali da compagnia delle persone colpite dal sisma, e che hanno prestato soccorso nella prima emergenza coadiuvando la Protezione Civile. Per questo motivo, il dott. Melosi esorta la nostra responsabile Cristiana Graziani a coordinarsi con questi veterinari per le operazioni di assistenza.
In un precedente colloquio telefonico con Cristiana Graziani, il dott. Melosi le aveva chiesto se fosse possibile far ripartire l’attività sul territorio con l’ausilio di volontari veterinari come la stessa Cristiana e Pierfrancesco Ruggeri, dell’Ordine dei Medici Veterinari di Viterbo, che ormai da mesi operano nelle zone colpite dal sisma.
“Sono ovviamente disponibile a coordinarmi con gli altri veterinari – è la risposta di Cristiana Graziani – ma questo non risolve il problema dell’assenza del presidio veterinario Asl. Pur avendo sentito molti miei colleghi che stanno lavorando sul posto, noi da soli possiamo fare poco finché la Protezione Civile o un altro organo competente non istituisce una base da dove sia possibile svolgere il lavoro veterinario in maniera strutturata, con un coordinamento istituzionale. Formalmente non siamo più nella fase emergenziale, ma nella sostanza l’emergenza è ancora pienamente in corso: per questo chiedo all’ANMVI, alla Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani e all’Ordine dei Medici Veterinari del Lazio di aiutare la sottoscritta a gestire problemi non di mia competenza legati a numerose richieste di soccorso, visite cliniche e gestione del randagismo/vagantismo”
Ciò che afferma il dott. Melosi sulla prima emergenza è certamente vero, ma oggi, a distanza di 50 giorni dal terremoto, la figura professionale del veterinario è carente, e in ogni caso i veterinari presenti sul posto non possono sostituirsi alle istituzioni nel coordinamento delle operazioni di assistenza.
“Non ho alcun interesse economico a continuare a prestare opere di volontariato sul territorio – conclude Cristiana Graziani – ma la mia scelta è motivata sia dalla drammatica esperienza personale del terremoto a L’Aquila nel 2009, sia dall’impegno morale a non abbandonare gli animali al loro destino. Le mie sollecitazioni sono quindi funzionali solo al bene degli animali”.
“Piena condivisione e solidarietà da parte mia a Cristiana Graziani – aggiunge Walter Caporale, Presidente di Animalisti Italiani Onlus – che sta svolgendo un lavoro straordinario sul territorio assieme ai nostri volontari. È doveroso che le sue richieste, di mero buon senso, trovino ascolto presso le istituzioni”.
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