Legge di bilancio: sono oltre 40 milioni gli animali allevati in gabbia ogni anno in Italia.
La coalizione italiana End The Cage Age: neanche un euro per la transizione all’allevamento cage-free. L’Italia rischia di perdere un treno importante.
Roma, 06 dicembre 2022 – “È in forte crescita la domanda di milioni di cittadini-consumatori europei che vogliono una concreta attenzione al benessere animale e la transizione verso sistemi di allevamento cage-free.
Secondo un sondaggio di YouGov Plc (2020), l’84% dei cittadini italiani ritiene che l’uso delle gabbie sia crudele nei confronti degli animali e l’83% chiede che i fondi agricoli siano utilizzati per incentivare la transizione verso allevamenti senza gabbie.
Per questo chiediamo alla politica italiana azioni immediate: assegnare le risorse nella legge di bilancio per sostenere la transizione verso sistemi di allevamento senza gabbie dando così una risposta ai cittadini-consumatori e un futuro all’Italia.”
Questa la richiesta delle associazioni impegnate nella coalizione italiana “End The Cage Age”, che riunisce Animalisti Italiani, Amici della Terra, Animal Aid, Animal Equality Italia, ALI – Animal Law Italia, CIWF Italia Onlus, Confconsumatori, ENPA, Essere Animali, HSI/Europe, Il Fatto Alimentare, Jane Goodall Institute Italia, LAC – Lega per l’Abolizione della Caccia, LAV, Legambiente, LEIDAA, LNDC Animal Protection, LUMEN, OIPA, Partito animalista, Terra Nuova, Terra! Onlus.
L’Iniziativa End the Cage Age ha raccolto oltre 1,4 milioni di firme convalidate, firme di cittadini europei che hanno chiesto di vedere la fine dell’era delle gabbie in Europa. La transizione verso allevamenti senza gabbie per tutti gli animali è non soltanto fattibile, ma soprattutto doverosa e non più rinviabile, per rispondere alle richieste della società e rispettare quanto dice chiaramente la scienza. Oggi è anche una forte domanda del libero mercato, ma per concretizzarsi in tempi utili ha bisogno del deciso sostegno pubblico.
In Italia la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del 29 novembre scorso del decreto legislativo che disciplina il «Sistema di qualità nazionale per il benessere animale» offre una potenzialità per innovare il comparto zootecnico, stagnante e fermo nell’innovazione, ma non ci sarà partita se non verranno previsti adeguati fondi nella legge di bilancio per accompagnare la transizione negli allevamenti italiani verso un modello diverso, dove le caratteristiche etologiche degli animali siano maggiormente rispettate.
Il Governo italiano può e deve fare la differenza puntando a un cambio di passo a livello nazionale che faccia primeggiare l’Italia con politiche economiche mirate a sostegno della inevitabile transizione cage-free. Nella partita globale, ciò può avvenire solo con un’Europa unita a favore dell’allevamento senza gabbie che sia in grado di rispondere senza ritardo alla domanda crescente nel mercato europeo di allevamenti senza gabbie per tutti gli animali.