Il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare e forestale, Francesco Lollobrigida, aveva fatto discutere ancor prima di iniziare i lavori, anche per il legame di parentela con Giorgia Meloni che adesso risulta poca cosa rispetto alla gravità delle parole da lui pronunciate.
Il neo ministro, in visita a Bolzano ha dichiarato: “Dobbiamo proteggere le specie in estinzione ma senza incrementare quelle che possono essere dannose per gli allevatori e la produzione nazionale. Se trent’anni fa alcune specie erano in estinzione, oggi sono sovrabbondanti, quindi bisogna affrontare il problema con pragmatismo e senza ideologie che hanno reso impossibile attività virtuose come allevamento e agricoltura”.
In risposta a tale deprecabile e faziosa posizione replica il Presidente degli Animalisti Italiani, Walter Caporale: “La polemica era ampiamente prevedibile. Se si parte da assunti di questo tipo, il dialogo con il nuovo Governo risulta difficile!
La proposta di abbattere orsi e lupi è contraria persino alla scienza, di cui il Ministro sembra infischiarsene! Forse Lollobrigida non sa che i grandi carnivori rappresentano uno dei patrimoni più preziosi della nostra biodiversità, in gravissimo declino”.
Prosegue: “Qualche anno fa abbiamo consegnato all’allora Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, oltre 443000 firme contro l’abbattimento dei lupi, a cui era seguita la massima attenzione da parte del Dicastero alla salvaguardia del lupo, dell’orso e di tutte le altre specie in via d’estinzione. Siamo già lontani da quei tempi in cui c’era chi si ricordava – tra l’altro – che la fauna, secondo la Costituzione, è un bene indisponibile dello Stato e la gestione delle specie più importanti e minacciate va fatta almeno su base nazionale!”
L’Associazione Animalisti italiani Onlus non si limiterà alle parole, ma procederà per le vie legali, qualora il Ministro o enti e autorità competenti violino il diritto alla vita degli animali selvatici.