L’Amministrazione Capitolina ha realizzato due stanze di degenza per i cani e i gatti malati nel canile sanitario della Muratella, grazie anche alle continue pressioni istituzionali dell’Ass.ne Animalisti Italiani. Le stanze – pronte da febbraio 2021 – risultano ad oggi inutilizzabili perché gli impianti di aerazione non sono stati ultimati e mancano l’autorizzazione comunale per il cambio di destinazione d’uso e quella sanitaria dell’Asl per poter utilizzare le stanze, non ancora richiesta perchè appunto i lavori non sono stati terminati.
Dal 2020 Animalisti Italiani monitora questa situazione. Durante l’ultima riunione del 22 giugno scorso intercorsa tra la Responsabile Nazionale Randagismo degli Animalisti Italiani, le associazioni animaliste e l’Assessore all’Ambiente, Sabrina Alfonsi, era stata confermata l’immediata apertura, nel mese di luglio, delle suddette stanze di degenza per i quattrozampe di Roma, finora rimaste sempre chiuse.
Ad oggi non c’è stata alcuna apertura e i lavori sono tuttora in corso.
Tali stanze dedicate alla degenza sono fondamentali per un percorso efficiente e precauzionale adeguato per garantire il benessere e la tutela della salute degli animali, ma anche l’igiene pubblica, consentendo ai servizi dell’Asl e al Comune una migliore pianificazione dei trattamenti sanitari e soprattutto del benessere degli animali, secondo quanto sancito dalla legge nazionale 281/91 recepita dalla legge regionale 34/97 e delibera 43/2010.
L’indifferenza e l’inefficienza ha già prodotto conseguenze fatali per i poveri animali: tante, ad esempio, le creature che hanno perso la vita a causa della parvovirosi. Si trovavano in un’unica stanza infetta e in promiscuità. Vista la mancanza dell’apertura delle stanze di degenza, gli animali vengono infatti collocati tutti insieme in un unico ambiente insano.
Non è accettabile che ci sia soltanto una stanza, non adeguatamente sanificata e promiscua, dove vengono convogliati tutti gli animali: cani, gatti, cuccioli e adulti, sia appena entrati e quindi potenzialmente infettivi, sia malati, che sani o stabilizzati!
Pertanto chiediamo all’Assessore Alfonsi e al Comune di Roma di far concludere con urgenza immediata la messa a punto delle stanze al fine di provvedere all’auspicata apertura. Già in passato i lavori erano stati sospesi. Non vogliamo che ciò si ripeta a causa di ulteriori rallentamenti burocratici.
È inammissibile che animali sani e con patologie condividano i medesimi spazi. Occorre garantire dignità e salute agli animali, fornendo loro un ambiente fisico adeguato, evitando promiscuità e l’aumento di fattori di rischio, soprattutto di tipo ambientale, che li esponga a contagi che, diversamente, sarebbero evitabili.
Animalisti Italiani continuerà a controllare l’andamento della situazione, sollecitando altresì la riqualificazione dell’intera struttura che ospita il canile sanitario. Bisogna assicurare un’organizzazione idonea allo svolgimento delle attività sanitarie che preveda l’assistenza medica costante H24 sia ordinaria che straordinaria dei cani e gatti presenti presso il settore sanitario di Muratella con l’ausilio di nuovi macchinari adeguati e moderni, come ad esempio l’ecografo, di cui il canile sanitario risulta sprovvisto.
Sono stati stanziati dal Comune di Roma oltre 150.000 euro iniziali, per un totale complessivo che si stima intorno ai 3.5 milioni, per il primo ospedale veterinario pubblico. Un’iniziativa lodevole che va unita però al miglioramento delle strutture sanitarie per gli animali già presenti nella Capitale, come appunto il canile sanitario della Muratella.
Le istituzioni hanno il dovere etico e morale, ma in primis il dovere giuridico di tutelare e monitorare il benessere degli animali. È assurdo il perdurare di questa continua inadeguatezza che mette a repentaglio le vite di centinaia di esseri senzienti.