Roma, 2 ottobre 2017 – Non potete più occuparvi di conigli, topolini o altri animali domestici? Nessun problema, se abitate a Zurigo potete tranquillamente portarli in pasto alle tigri e agli altri predatori ospiti dello zoo. Ah, però non preoccupatevi: prima del “fiero pasto” un veterinario della struttura provvederà a sopprimerli… No, non è uno scherzo, è la sconcertante scelta assunta dai responsabili dello zoo di Zurigo per “andare incontro”, se così si può dire, all’improvvisa impossibilità di chicchessia di prendersi cura dei propri animali da compagnia.
Una notizia che va fuori da ogni principio etico, quella pubblicata dal sito di informazione Ticinonline, che oltretutto fornisce spiegazioni dettagliate anche sulla “fine” che viene riservata alle singole specie. Ad esempio i conigli e i porcellini d’India vanno a tigri e leoni, mentre sono i gufi ad “aspettare” che arrivi il piatto con i topolini.
Una realtà surreale che stride con le battaglie che, qui in Italia, Animalisti Italiani Onlus e tante altre associazioni portano avanti per richiedere pene più severe per chi maltratta gli animali e per dare voce a chi non può difendersi da solo. Il vice Presidente di Animalisti Italiani Onlus, Riccardo Manca, non si capacita di come un Paese all’avanguardia in molti settori come la Svizzera, possa far parlare di sé per questo sconcertante rapporto di profonda disparità tra esseri umani e animali: “È sconvolgente pensare quale patrimonio di Amore siamo in grado di disconoscere ogni qualvolta che ci arroghiamo il “diritto” di decidere della Vita di QUALCUNO. Che sia per denaro, per gola, per presunzione o per diletto, il risultato non cambia. In Svizzera nella “presunzione” ricade anche l’eventualità che ci si possa stufare di un Animale o che addirittura, sempre questo Animale, sia diventato un peso. Tutto ciò è semplicemente surreale. Gli Animali sono membri delle nostre famiglie, fanno parte integrante della nostra Vita. Loro si affidano completamente a noi. Tradirli e condannarli a morte è inaccettabile”. “Noi pensiamo – prosegue Manca – che l’arroganza nel disporre dell’esistenza di un individuo sia alla base di tutti i mali che affliggono attualmente il pianeta. E gli Zoo, che in questo caso sono complici di questa atrocità, sono la perfetta esemplificazione di questa arroganza: privano della Libertà degli esseri innocenti snaturandone allo stesso tempo le caratteristiche etologiche. Cosa può esserci di più aberrante? Amore e Rispetto vanno di pari passo. E nessuno, a nostro avviso, può permettersi di scindere questo binomio indissolubile”.
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