?Buone notizie dall’Atlantico: le balene blu antartiche tornano a prosperare ?
Vogliamo aprire la celebrazione del World wild life day (Giornata mondiale per la tutela della natura selvatica, istituita dall’ONU per attirare l’attenzione sulle importanti responsabilità umane nei confronti di piante e animali selvatici) con una buona notizia: anche se questi cetacei non sono ancora fuori dalla “red list” che li indica come in via di estinzione, sono finalmente in crescita (ad oggi 3000 esemplari!).
Sapete il perché? Tutto merito del divieto di caccia. E’ proprio questa la chiave per tutelare le specie selvatiche anche in Italia.
Le attività venatorie oltre a comportare sofferenza e morte, alterano profondamente gli equilibri delle specie animali, non tengono conto della tutela della biodiversità.
Tra i diversi gruppi di animali censiti in Italia, a passarsela peggio sono gli uccelli, i pesci (a rischio estinzione specie quali storione cobice, barbo canino e trota macrostigma) con oltre l’80% delle specie considerate che presentano uno stato di conservazione non favorevole. Seguono gli anfibi e poi i mammiferi (lince, foca monaca, orso marsicano, pipistrelli). La situazione appare lievemente migliore per i rettili (67% in buono stato) e gli artropodi (insetti, ragni, con il 53%).
Altre cause sono da attribuire all’agricoltura, lo sviluppo delle infrastrutture ad uso industriale, commerciale, residenziale e ricreativo. Tra gli ulteriori fattori di minaccia modifiche ai regimi idrici legati alle attività umane e cambiamenti climatici, oltre a processi naturali che favoriscono l’espansione di alcuni habitat a discapito di altri.