“VEG IMPORTANT PEOPLE”: oggi sono davvero tante le star che hanno scelto la ‘vita green’, uno stile di vita sano basato sulla dieta vegana e sul rispetto degli animali e dell’ambiente, da Anne Hathaway ad Ariana Grande, dal tennista Novak Djokovic che abbiamo visto sul palco di Sanremo all’attivista per eccellenza Joaquin Phoenix che stanotte alla 92ª edizione degli oscar con un discorso appassionato sui DIRITTI DI CHI NON HA VOCE ha commosso tutti, esortando a recuperare il contatto con l’altro, con il diverso, con la natura.
Esultano gli Animalisti Italiani per lo spazio che viene dato anche alla causa animalista. Walter Caporale, Presidente dell’Associazione dichiara: “Parole forti, vere, cariche di emozione. Ci siamo commossi, ripercorrendo come in un flashback anni di lotte degli Animalisti Italiani per i diritti dei più deboli, esseri umani ed esseri senzienti. Joaquin Phoenix è un eccezionale animalista che durante la celebre Notte degli Oscar ha avuto il coraggio di parlare di diritti degli animali ad un miliardo di persone lanciando un appello che inevitabilmente scuote le coscienze e le arricchisce di umanità profonda. Bisogna lottare a favore dei diritti, contro ogni forma d’ingiustizia, di diseguaglianza di genere, razzismo, discriminazione Lgbt. Non esiste una razza, genere, specie superiore ad un’altra. L’attore ha posto l’accento anche sul consumo di latte, spostando l’attenzione sul versante degli stili alimentari e sullo sfruttamento degli animali negli allevamenti intensivi. Ci auguriamo che il suo appassionato discorso servirà a far mutare le abitudini sociali. Ciascuno di noi con le sue scelte individuali è artefice del cambiamento”.
Riportiamo la versione integrale dell’appello di Joaquin Phoenix:
“Sono così pieno di gratitudine adesso. Non sento di essere migliore rispetto agli altri attori nominati o a chiunque altro in questa stanza perché condividiamo lo stesso amore per il cinema. E questa forma di espressione mi ha regalato una vita straordinaria. Non so dove sarei senza il cinema. Ma penso che il dono più grande che ha dato a me e a molti di noi sia l’opportunità di usare la nostra voce per i senza voce. Ho pensato a lungo ad alcune delle questioni pressanti che fronteggiamo come collettività”.
“Penso a volte che sentiamo o ci fanno sentire che lottiamo per cause diverse. Ma per quanto mi riguarda, vedo condivisione. Penso che, sia che parliamo di disuguaglianza di genere o razzismo o diritti Lgbt o diritti degli indigeni o degli animali, stiamo parlando della lotta contro l’ingiustizia. Stiamo parlando della lotta contro l’opinione che una nazione, un popolo, una razza, un genere, una specie, ha il diritto di dominare, usare e controllare un’altra con impunità”.
L’attore, convinto ambientalista e vegano, ha proseguito esortando la platea a recuperare il contatto con la natura: “Penso che siamo diventati davvero sconnessi dal mondo naturale. Molti di noi sono colpevoli di una visione del mondo egocentrica e crediamo di essere al centro dell’universo. Andiamo nel mondo naturale e lo deprediamo per le sue risorse. Ci sentiamo in diritto di inseminare artificialmente una mucca e di rubare il suo bambino, anche se le sue grida di angoscia sono inconfondibili. E poi le prendiamo il latte fatto per il suo vitello e lo mettiamo nel nostro caffè e nei nostri cereali”.
Attivista in prima linea, Phoenix è stato anche arrestato in una manifestazione per il clima.
“Temiamo l’idea di cambiamento personale – ha continuato Phoenix – perché pensiamo che dobbiamo sacrificare qualcosa, rinunciare a qualcosa. Ma gli esseri umani al loro meglio sono creativi e ricchi di immaginazione, e possiamo creare, sviluppare e applicare sistemi di cambiamento benefici per tutti gli esseri senzienti e l’ambiente”.
Avviandosi verso la conclusione del breve discorso, Phoenix, che è passato per rehab e depressione, ha ammesso: “Sono stato una canaglia per tutta la mia vita, sono stato egoista. A volte sono stato crudele, è stato difficile lavorare con me, e sono grato che molti di voi in questi stanza mi abbiano dato una seconda possibilità. Penso che è quello che succede quando siamo al meglio: quando ci sosteniamo l’un l’altro. Non quando ci cancelliamo a vicenda per i nostri sbagli passati, ma quando ci aiutiamo l’un l’altro per crescere. Quando ci educhiamo a vicenda, quando ci guidiamo a vicenda verso la redenzione”. Poi, prima di lasciare il palco, il tributo al fratello scomparso: “Quando aveva 17 anni, mio fratello scrisse questo verso. Diceva: Corri verso il rifugio con amore e la pace seguirà”.
[FONTE IL FATTO QUOTIDANO]