Roma, 21 Luglio 2016 – Anche Animalisti Italiani Onlus, www.animalisti.it, scenderà in campo e si unirà all’Urlo di Angelo. Dalle ore 18.00 i volontari dell’associazione, insieme a International Animal Protection League Charitable Foundation Ucraina e I.A.P.L. e, in contemporanea con il corteo a Sangineto (CS) e ad altre manifestazioni in tutta Italia, si uniranno in un’unica voce per chiedere giustizia nei confronti di una povera creatura torturata e uccisa da quattro ragazzi che definire “disumani” sembra riduttivo.
Le associazioni vogliono mostrare la loro vicinanza agli amici calabresi ma soprattutto mostrare la propria indignazione verso questo gesto di violenza così efferata e inaccettabile. Inoltre sarà l’occasione per rivolgersi alle istituzioni e riaccendere la discussione su una grossa lacuna dell’ordinamento italiano: le leggi che riguardano le sevizie e l’uccisione degli animali sono inadeguate per l’esiguità delle pene !!
In Italia la pena per il maltrattamento degli animali – secondo la Legge 189 del 2004 che integra l’art. 727 del Codice Penale – prevede da 3 a 18 mesi di carcere o un’ ammenda pecuniaria (da 5.000 euro a 30.000 euro) mentre in altri paesi europei come la Svezia, la Svizzera, la Francia e la Germania le pene sono ben più severe e, nei casi più gravi, l’arresto non è commutabile con una pena pecuniaria.
Quello che Animalisti Italiani Onlus chiede da tempo, anche grazie alla campagna con Rocco Siffredi #PenePiùDure (http://bit.ly/1Iqwn0K) di cui continua la raccolta firme, è che vengano inasprite le pene per coloro che compiono violenza sugli animali e, nei casi più gravi, l’arresto non sia commutabile con una pena pecuniaria; e che venga attivato un serio percorso obbligatorio psichiatrico e rieducativo, anche a contatto con l’animale (nei centri di recupero piuttosto che nei canili), al fine di recuperare il soggetto violento, educandolo ad un’empatia verso tutti gli esseri viventi, sia umani che animali.
A maggior ragione in questo caso, dove la certezza della responsabilità dei quattro ragazzi è palese ed evidenziata in quanto identificati grazie al loro video esibizionista diffuso sul web, la pena dovrebbe essere esemplare. I “fantastici quattro” aguzzini, infatti, non solo si sono divertiti solo a catturare, maltrattare, bastonare, impiccare un cane randagio ma hanno ripreso il tutto con un cellulare (con tanto di voci di incitamento di sottofondo) e l’hanno pubblicato con vanto e orgoglio sul social network per eccellenza: Facebook.
Animalisti Italiani Onlus si costituirà parte civile al processo, insieme all’On. Paolo Bernini e ad altre associazioni animaliste, e ci auguriamo che il comune di Sangineto faccia lo stesso per dare un messaggio forte ai suoi concittadini che hanno infangato il buon nome del paese.
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