L’orso M49, o quello che si presume sia M49, è scappato di nuovo dal Centro faunistico del Casteller, a sud di Trento dove si trovava dalle prime ore del 29 aprile scorso, dopo che il 28 era stato catturato in ottemperanza a specifica ordinanza. Lo ha appena comunicato ufficialmente il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti. Al momento l’animale risulta dal radiocollare in un’area della Marzola che i forestali stanno presidiando.
Interviene immediatamente Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani: “Trento, Provincia tristemente famosa per aver già ammazzato ben 2 mamme orso, Daniza e KJ2 con i cuccioli al seguito, continua a far parlare di sé per la cattiva gestione dei plantigradi.
Più volte come Animalisti Italiani ci siamo scagliati contro i mortiferi “piani di gestione degli orsi e dei lupi”; lo abbiamo fatto con tutte le nostre forze e continueremo a farlo, ben consci che tutelare la vita di chi non può difendersi e non ha colpe sia il fondamento di ogni vero progresso morale e civile”.
Ora siamo all’assurdo.
Questa creatura fu imprigionata in un recinto lo scorso anno solo per aver rubato del miele ed essersi comportato secondo la sua natura; scappò la prima volta rischiando la vita ed eludendo una recinzione elettrificata di ben 7.000 volt. Oggi l’orso è riuscito a superare la barriera elettrica e, raggiunta l’ultima recinzione, ha divelto la rete elettrosaldata piegando l’inferriata dello spessore di 12 millimetri fino a ricavarne un’apertura sufficiente per scivolare all’esterno.
“Cos’altro deve succedere per far capire all’uomo che il plantigrado chiede solo di essere lasciato in pace?”- aggiunge Riccardo Manca Vice Presidente degli Animalisti Italiani – “In virtù di enormi interessi economici stiamo assistendo a un autentico depauperamento della biodiversità oltre che a un’indebita intromissione nelle leggi perfette di Madre Natura.L’orso è una specie altamente protetta e i casi di pericolo per l’uomo sono praticamente inesistenti; siamo noi ad aver invaso il loro habitat e non il contrario”.
Domenica 2 agosto, insieme ad altre associazioni animaliste, manifesteremo tutto il nostro dissenso per la cattiva gestione degli orsi in Trentino nella città di Cles (Tn). L’appuntamento è in Piazza Cesare Battisti, a partire dalle ore 15.00: saremo lì in prima linea in difesa dei plantigradi, contro chi vuole gli orsi morti o ingabbiati!
Il 30 luglio, inoltre, il TAR emetterà la sentenza definitiva sulla legittimità dell’ordinanza di abbattimento della mamma orsa Gaia-JJ4, ultima vittima delle scellerate decisioni della Provincia di Trento.